In ricordo del mio amato professore
Oggi senza alcun ombra di dubbio è uno dei giorni più tristi della mia vita. Avrei voluto che accadesse di tutto, ripeto di tutto, tranne che mi arrivasse quel messaggio con su scritta la notizia più brutta che avrei potuto ricevere. Effettivamente posso dire di aver perso una delle persone che più di qualsiasi altre ha significato molto nella mia vita e per questo motivo non potevo starmene con le mani in mano. Incredula, scossa e commossa ho preso carta e penna e ho voluto dare sfogo a tutta la mia tristezza riportando alla luce vecchi ricordi ed esprimendo ciò che Domenico Cipriani ha rappresentato per me.
Caro Memmino,
è così che noi alunni ( ma anche tutto il personale del liceo e tutto Ceccano) preferivamo chiamarti, perché tu andavi al di là del semplice essere professore di storia dell’arte. Eri molto di più. Noi tutti non potevamo non stimarti per la tua serietà professionale e non amarti per la tua spontanea simpatia. Ricordo ancora alcune tue lezioni , e come dimenticarle!!! Ascoltare te che spiegavi “l’ultima cena” di Leonardo Da Vinci in ceccanese è stata una delle esperienze più divertenti del mio vissuto scolastico; perché ciò che a te riusciva meglio era proprio questo… far ridere.
Caro Memmino,
è così che noi alunni ( ma anche tutto il personale del liceo e tutto Ceccano) preferivamo chiamarti, perché tu andavi al di là del semplice essere professore di storia dell’arte. Eri molto di più. Noi tutti non potevamo non stimarti per la tua serietà professionale e non amarti per la tua spontanea simpatia. Ricordo ancora alcune tue lezioni , e come dimenticarle!!! Ascoltare te che spiegavi “l’ultima cena” di Leonardo Da Vinci in ceccanese è stata una delle esperienze più divertenti del mio vissuto scolastico; perché ciò che a te riusciva meglio era proprio questo… far ridere.

Certo non sono mancate tra di noi delle piccole incomprensioni; a volte lo ammetto, per saltare la “temuta interrogazione di storia dell’arte” di fine anno non sono venuta a scuola.. e tu questo lo sapevi bene, infatti il giorno dopo quando mi incontravi per il corridoio mi dicevi: “Mariagiovà, hai fatto l’indiana è? “ infatti per te io oltre ad essere la Mariagiovanna che tanto stimavi, ero anche l’Indiana che saltava le interrogazioni o i compiti in classe sulla teoria delle ombre (che tra l’altro ancora non ho ben capito !). Nonostante tutto io non DIMENTICHERO’ MAI CHE TU SEI STATO L’UNICO PROFESSORE (insieme a Massimo Parente) A STARMI VICINO IN UN PERIODO MOLTO COMPLICATO DELLA MIA VITA , tu sai bene quale è! Io non dimenticherò mai che quel giorno all’interrogazione non mi hai chiamata (nonostante toccasse a me) perché sapevi che avevo ben altro nella testa e dunque sapevi che non avevo studiato la tua lezione..ti ricordi quando , sempre lungo il corridoio, mi dicesti :”Mi raccomando, non ti voglio vedere più con quelle bolle in faccia (perché per colpa dello stress sofferto in quel periodo avevo avuto problemi di acne)”, dopodiché mi abbracciasti. Io lì sentii che potevo contare veramente su di te, che in realtà tu mi eri vicino e io lo sentivo, lo sentivo e ne ero felice. Ti ricordi quando con il Prof. Alviti e la Prof.essa Alessandrini siete venuti a cena a casa a mangiare le salsicce?? Da quel giorno ti eri talmente innamorato delle mie salsicce che ogni anno verso dicembre mi ricordavi sempre di portartene un po’ per assaggiarle. Eravamo molto uniti ma il nostro era un rapporto speciale proprio perché era “tormentato”, verbalmente(scherzando) mi demolivi però io dentro di me sapevo che quelle parole erano solo il frutto di una forte stima. L’ultima volta che abbiamo parlato era gennaio, appena mi hai vista hai detto subito: “Ecco, sei arrivata tu, e il sole se ne è andato” e io ti risposi :” Professò, il tuo sole sono io” e tu mi sorridesti e mi abbracciasti, perchè tra me e te ero sempre io ad avere l’utlima parola :-). Quanti ricordi mi vengono in mente, non basterebbe il tempo per raccontarli tutti. Oggi quello che posso fare è solo ricordarti con il sorriso e portarti sempre nel cuore. Per me sei stato, sei e rimarrai una delle persone più importanti della mia vita e non posso non tenere dentro di me un vivo ricordo di te. Sei stato un grande uomo.
Con affetto e stima,
Mariagiovanna
Con affetto e stima,
Mariagiovanna
Pubblicato il 27 aprile 2010 su Uncategorized. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 6 commenti.




amavi tanto quella casetta in campagna.. quel giorno che son venuta eri così orgoglioso delle tue piante di verdura…ora mi affaccio al balcone e non vedo più la tua macchina parcheggiata lì fuori.. però mi piace pensare che forse ora stai giocando a calcetto con marco, claudio josè, carlo e francesco.. i tuoi alunni.. sei stato davvero un grande professore, amico e uomo, grazie!
5 anni di liceo…. sono entrato che ero poco più che adolescente e sono uscito quasi un uomo e questo lo devo anche e sopratutto a te professor Cipriani perchè sapevi come aiutarmi e come assistermi nei momenti difficili.
Sapevi ricordarmi tutti giorni quali erano i miei difetti e quando c’era da fare qualcosa ero sempre il primo….(comprese le interrogazioni).
Mi dispiace di non aver partecipato al funerale ma il ricordo del professore è sempre vivo nel mio cuore.
Questo messaggio di Mariagiovanna, la sua esperienza profonda con il professor Cipriani, mi ricorda, immancabilmente, la mia. È vero, un sorriso c’era pe tutti, ma dal primo giorno ho sentito un legame che andava al di là del semplice essere professore ed alunna. E questo ometto dal passo rapido e gli abiti letteralmente ricoperti di arte me ne dava continuamente conferma, nei modi più disparati che si possano immaginare.
Proprio di recente pensavo a lui, mi dicevo che mi sarebbe piaciuto tornare, trovare un attimo di tempo: avevo un regalo in cui solo un artista avrebbe trovato la bellezza, e forse, anzi, sicuramente, altro e una stupenda esperienza in San Pietro da narrargli, solamente per ascoltare ancora una volta un ultimo aneddoto.
Ci sono tante cose che alla mia età e con la mia insufficiente esperienza trovo ancora di difficile comprensione e una di queste è il motivo per cui la mia “testa calda”, che tanto ha dato pene a qualcheduno, non si spiega perché ricorda solo le cose che le piacciono e che le impongono, le persone che la sanno coinvolgere, colpire e distrarre. Quel sorriso sotto i baffi e negli occhi mi faceva capire di essere apprezzata poiché io apprezzavo sinceramente lui eamavo con passione l’arte, non per questioni prettamente di ruolo e senza sperare in qualche tornaconto.
Oltre l’amore e la stima in questo messaggio ho trovato la voglia di ricordare e non dire addio, ed è proprio per tale motivo che non ho voluto prendere parte alla cerimonia funebre. Avrebbe significato un addio a cui non ero e non sono tutt’ora pronta. Lui avvertiva quello che provavo nei suoi riguardi, e quindi ogni altra dimostrazione sarebbe stata superflua.
Mi voglio ricordare questo piccolo grande artista dagli occhi espressivi che mi rubava le penne, mi chiamava all’interrogazione perché ero “la più bella” o semplicemente mi faceva notare che anziché divertirmi in gita me ne stavo in disparte a leggere Platone. Poche persone sono state e sono per me importanti, e lui è nell’Olimpo di queste. Per questa ragione voglio rivederlo nella mia mente e nel mio cuore sorridente e ironico, per sempre.
Con tutto l’affetto,
Esther
“Assai acquista chi perdendo impara.” (Michelangelo Buonarroti)
io ero in Francia per lo scambio culturale….abbiamo saputo tutto …e ci si è gelato il cuore…..e subito alla mente sono tornati tutti i ricordi con Lui..quel professore severo ma talmente tanto giocoso e simpatico,un professore alla moda,sempre,con i suoi mitici occhiali a specchio e le sue variopinte cravatte 🙂 mi ricordo alla ultima riunione a mia madre dise ” eee Lucia!! Lucia è artista ormai,chella è teatrante,è recitante,… la vedi al corso di Teatr…eccola è !! Mo sta n co incasinata cu la capoccia ..a succes n scatafascio !! ” che forte che erii prof…e pensare che ti preoccupavi sempre di tutto e tutti ….e questa lettera di Mariagiovanna lo ha dimostrato un’altra volta … mi ricordo quando a ricreaione ti salutavo e tu mi tiravi i capelli e mi facevi l’occhiolino ….e mi ricordo il bellissimo capolavoro l’anno scorso allo spettacolo di teatro ….quando montasti la luna e tutta la scena…ora chissà quante cose dipingi lassu —<3 forse sei tu che di sicuro disegni il cielo e le nuvole di questi nostri giorni quaggiù..sisi sento che è cosi prof !!! ti voglio un mondo di beneeeee ❤
caro professor cipriani… lei era uno dei ricordi più belli che mi legano al liceo! anche se tra noi non c’era un rapporto speciale,come quello con mariagiovanna e la mia cara amica esther,mi piaceva molto guardarla da lontano e vederla sempre sorridente,sempre pronto ad abbracciare qualche alunno e a scherzare con tutti! lei non era solo un professore,o meglio,lo era solo durante l’orario scolastico… ma appena suonata la campanella non importava se avevamo preso 2 o 10… per tutti noi,per chi più e per chi meno,lei diventava come un secondo papà! l’ho stimata davvero tanto e la porterò sempre nel mio cuore! le voglio bene!
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