150 anni d’Italia: Massimo Cardillo alla Dante Alighieri di Roma
Nuovo riconoscimento di grande rilevanza per Massimo Cardillo, storico e critico cinematografico, già Presidente dell’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema e particolarmente impegnato, in occasione del 150° anniversario dell’Unità Nazionale, nella riscoperta e promozione di pellicole e tematiche attinenti al tema specifico.
Per la serie dei “Lunedì del Risorgimento” organizzati dalle università “La Sapienza”, “Tor Vergata”, “Roma Tre” e dal Comitato Romano della “Società Dante Alighieri” è stato chiamato a tenere per lunedì 16 maggio (ore 17.30) a Palazzo Firenze, piazza Firenze 27 a Roma, una conferenza – con proiezione di spezzoni e rare citazioni cinematografiche d’epoca – dal suggestivo titolo “Angelica, Livia & le altre. L’immagine della donna nel cinema risorgimentale dal dopoguerra ad oggi”, ovvero una galleria affascinante, talvolta colorata e talvolta in bianco e nero, di donne risorgimentali pellicolari. Tipi, volti, esperienze e caratteri che non si esauriscono solo nelle vicende delle più note Angelica Sedàra (Claudia Cardinale) e Livia Serpieri (Alida Valli) da “Il Gattopardo” e “Senso”, ambedue di un maestro come Luchino Visconti e con la geniale Suso Cecchi d’Amico (un’altra di quelle donne che hanno fatto la nostra storia!) alla sceneggiatura. La conferenza di Cardillo è inserita in un cartellone in cui compaiono nomi prestigiosi come Giulio Ferroni, Luca Serianni, Amedeo Quondam, Lucy Riall, Fernando Mazzocca, Anna Villari ed altri di pari livello e notorietà.
La galleria di donne che Cardillo proporrà a Roma passerà dalle nobildonne
alle popolane, dalle brigantesse alle contesse filoborboniche, da una doppia Giuseppina Strepponi ad un’accorata moglie di Pisacane, dalla Cieca di Sorrento ad Anita, dalla Contessa di Castiglione (una delle tante) alla Lauretta del “Conte Sant’Elmo”, da Marion Alberti (bellissima e conturbante Tamara Lees ne “Il segreto delle tre punte” di Carlo Ludovico Bragaglia) alle donne tricolori dei film di Magni e Manfredi. E poi ancora, Vanina Vanini/Sandra Milo, Donna Olimpia da “Arrivano i bersaglieri”, le popolane terrorizzate dalla furia austriaca da “La pattuglia sperduta” e la popolana Teresa/Anna Magnani moglie di Augusto Parenti/Marcello Mastroianni da “Correva l’Anno di Grazia 1870”. Ed altre, tante altre ancora che chi interverrà alla conferenza potrà conoscere, ammirare e conservare nella propria innamorata memoria.
In autunno sarà poi la volta di un’altra serie di donne risorgimentali, ma l’attenzione di Cardillo sarà rivolta e focalizzata sulle protagoniste che hanno colpito l’occhio e la fantasia degli spettatori non dallo schermo cinematografico, bensì dalla televisione (quegli sceneggiati che hanno fatto anche loro l’Italia e gli Italiani!) con la ri/proposizione di volti e filmati molti dei quali appartenenti ad una magmatica archeologia della nostra televisione, come ad esempio Virna Lisi/Castiglione in “Ottocento” o Lydia Alfonsi ne “La Pisana” o nelle vesti di Bianca Trao preoccupata per i moti palermitani in quel “Mastro-don Gesualdo” (del geniale e attualissimo Giacomo Vaccari) che resta una delle pietre miliari della nostra televisione e della formazione culturale di massa degli Italiani negli anni del boom economico. Ovvero: il Risorgimento come pretesto del passato per comprendere meglio il presente.
Pubblicato il 14 Maggio 2011 su Uncategorized. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.



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