Giornata della memoria 2012
Il 27 gennaio 2012 il Liceo celebrerà la Giornata della Memoria in ricordo della Shoah e di tutte le vittime dei campi di concentramento e delle guerre. Il tema assegnato quest’anno dal Ministero è il seguente:
Il ritorno, spesso travagliato, dei deportati dai campi di concentramento e di sterminio è stato accompagnato dal silenzio, dalla difficoltà di raccontare e dalla frequente incomprensione degli altri. Avvalendoti della documentazione disponibile (testimonianze, documenti, testi letterari, filmati, giornali e riviste dell’epoca), analizza le varie difficoltà affrontate dai sopravvissuti dopo la liberazione.
Gli insegnanti e le classi che stanno preparando attività per quel giorno sono pregati di darne comunicazione ai professori di storia, per coordinare i tempi della Giornata.
Pubblicato il 8 gennaio 2012, in Uncategorized con tag 27 gennaio, giornata della memoria, la memoria, ricordo. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.
Una mia poesia….per non dimenticare
SAN LORENZO….19 LUJO DER ’43
Povera Nannarella fja de strada
cresciuta tra baracche e carcinacci,
ricordo ancora quanno l’ho ‘ncontrata
ciaveva addosso solo quattro stracci.
Era er quarantatrè…la fame nera
spigneva a compie azzioni malamente,
quarcuno volle principià ‘sta guera
ch’aruvinò er destino a tanta gente.
Er codice ‘mponeva d’ammazzalli…
ma Nannarella no, era ‘n peccato,
du’ occhi neri che…solo a guardalli
te fanno senti’ zucchero filato.
Sotto li panni zozzi e sdrucinati
c’era l’acerbo corpo de ‘na donna
così, queli bojacci assatanati…
j’hanno strappato via puro la gonna!
A turno tutto er gruppo d’esse- esse
fece la fila… una botta e via!
Io me so’ chiesto, ma come po’ esse’
che staveno a tocca’ una Giudia!
Puro la razza Ariana in de ‘sti casi
ce s’arimmischia co’ quella ‘nferiore,
co’ la capoccia dritta, in arto i nasi
so’ usciti soddisfatti da ‘n par d’ore.
Co’ la vergogna, strigne tra li denti
la rabbia d’esse “’na privileggiata”
e tra li lampi dei bombardamenti
rimpiange puro er giorno d’esse’ nata!
Da sopra la baracca de lamiera
la notte ha operto tutto er fazzoletto
e lacrime de stelle quela sera
ha pianto er celo cor dolore in petto!
Da allora, la pora Nannarella,
s’arabbbia mòrto quanno che l’abbracci
ner nosocomio fa nisconnarella…
e dondola ‘na bambola de stracci!
Sabrina Balbinetti
Una mia poesia…per non dimenticare
“Shoah….come fiori”
Petali bianchi
nella notte chiusi
come a pregare
un Dio dimenticato.
Fragili steli
si piegano al passaggio
di un vento prepotente
e dittatore.
Spine di cardo
segnano la via
a ricordar
effimera esistenza.
Polline umano
semina parole
come speranza
di un cambiamento.
Sabrina Balbinetti