Corteo: Porta S. Giovanni strappa il Palio a Porta Castello


Ci sono volute ben 8 manches e la caparbietà di Giovanni Manfuro con il suo cavallo Sisco per vincere il V Palio d’Egidia, assegnato nella bellissima serata del corteo storico a Ceccano. Si sono affrontati 6 cavalieri in rappresentanza di tutte le zone di Ceccano, suddivise per le antiche porte del castello: Porta Castello (cui fanno riferimento il Boschetto, il quartiere Di Vittorio, le contrade Peschieta e Callami) Porta S. Giovanni (con la Madonna della Pace, Grutti, Pescara, Colle Alto, Badia) Porta Nuova (con  Borgo Garibaldi, Rifugio, via Gaeta, Maiura, Cardegna,  Spina) Porta Abbasso (con il Ponte, S. Maria, Casamarciano, Farneta), Porta S. Angelo (con Borgata, Stazione,  Acquasanta,   Colle Pirolo, Casette) e Porta S. Pietro con Vigne Vecchie, Colle Leo, Colle S. Paolo, Faito).

I cavalieri, dopo il sorteggio che ha portato all’accoppiamento con le porte, si sono sfidati nella giostra dell’anello, inanellando così un trofeo dopo l’altro. La competizione era prevista su 5 tornate ma se ne sono dovute tenere 8, con l’aggiunta del tempo di gara, per arrivare all’assegnazione del palio a Porta S. Giovanni, già vincitrice delle prime 2 edizioni del Palio di Egidia, in onore di questa donna, madre di Giovanni I de Ceccano. Nel 1198 andò in pellegrinaggio a Santiago de Compostela, prima donna in Italia a compiere il Cammino verso la grande metà di pellegrinaggio in Galizia.

La giostra dell’anello è stato il momento centrale del Corteo storico che il 16  giugno ha attraversato le strade di Ceccano, dal Liceo Scientifico fino al Castello dei Conti. Il Corteo ricorda l’arrivo a Ceccano di Annibaldo IV, segretario di stato di Clemente VI ad Avignone, che, nel 1350, legato pontificio al II giubileo, inviato a Napoli per un’ambasceria diplomatica, si ferma nella sua città natale. Accolto dal Conte di Ceccano, Tommaso II, suo fratello, gli dona la propria arme che da qual momento diventa lo stemma della città. Attorno al dono dell’arme, stemma partito tra quello dei de’ Ceccano, l’aquila argento in campo rosso, e quello degli Stefaneschi, le sei mezze lune alternate a bande, tutto rosso su campo bianco, hanno sfilato 250 figuranti in costume, con sbandieratori, tamburi, cavalieri, dame, principi e principesse, buffoni e giocolieri, armati, tutta una corte insomma in festa, che ha riportato Ceccano agli splendori del XIV secolo.

Dopo la consegna dello stemma al conte di Ceccano, la giostra dei cavalieri e quindi il solenne ingresso del cardinale nel Castello dei Conti, accolto dal canto della Compieta, proposta dal Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, diretto da Mauro Gizzi, nel più assoluto silenzio della rocca.

Una giornata splendida, riuscita nonostante il ritardo organizzativo seguito al momento elettorale. Tutto dovuto  all’iniziativa del Liceo Scientifico e Linguistico di Ceccano, all’impegno degli insegnanti delle scuole di Ceccano, coordinati dalla prof.ssa Stefania Alessandrini, con la collaborazione di Vittoria D’Annibale, Agata Garofali e tutti i loro colleghi che hanno consentito alla città di essere finalmente fiera di sé stessa.

Al corteo ha preso parte, come Rebecca di York, medico personale di Annibaldo IV, il nuovo sindaco di Ceccano, Manuela Maliziola. Insieme a lei diversi altri amministratori: Pasquale Casalese, nei panni di Orso Orisini, vescovo di Santiago di Compostela, Irene Giovannone, Madonna Laura, amata da Francesco Petrarca, Camillo Maura, assegnato alla scorta di Giovanna d’Angiò, Marco Corsi, tra i nobili della famiglia de Ceccano, Antonello Ciotoli, camerlengo di Casa Ceccano.

E’ stata una novità apprezzata da tutti, un segnale di interesse confermato poi dalle parole del sindaco, che smessi i panni di Rebecca di York e indossata la fascia tricolore, ha espresso la sua soddisfazione per la manifestazione ringraziando tutti coloro che l’hanno resa possibile ed augurandosi un ulteriore miglioramento della conoscenza della storia della città.

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Pubblicato il 17 giugno 2012, in Il Liceo con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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