Alessia alla scuola estiva di archeologia a Telese
Alessia Frasca, allieva della IV B, ora promossa in V, ha partecipato, dopo una selezione, alla scuola estiva di archeologia a Telese, organizzata dal locale Istituto di Istruzione Superiore. Ecco il racconto della sua esperienza
Spesso si pensa alla Campania come una terra difficile da abitare, la “Terra dei Fuochi” contaminata dalla spazzatura e dalla camorra, pregiudizi che sono frutto di un’ignoranza generale che mettono in penombra le grandi ricchezze che questa meravigliosa terra offre. La Campania è una delle regioni italiane ad avere uno dei più grandi patrimoni storici. Infatti, molte popolazioni come i sanniti, i romani , i greci popolarono il territorio campano, conosciuto, storicamente parlando, per i suoi due siti archeologici: Ercolano e Pompei. Queste non sono parole dette tanto per dire, ma pensieri che vengono dal cuore, si, perché dopo aver vissuto per cinque giorni qui, mi sento in dovere di elogiare, di raccontare le molte bellezze. No, non sono andata in villeggiatura in qualche località campana, ma ho partecipato ad uno stage della seconda scuola estiva sull’archeologia e antropologia dell’alimentazione, tenutosi nella bellissima cittadina di Telese Terme(BN) presso l’Istituto Superiore Telesi@ grazie ai fondi europei, al MIUR, sempre impegnato nella promozione di iniziative di questo genere, alle varie aziende locali, come la “ Confindustria di Benevento”, ai vari professori universitari, alla preside della scuola e a tutti quelli che con passione hanno dato vita a questo grande progetto. Non nego la mia perplessità iniziale verso questo stage, perché non sapevo a cosa sarei andata incontro, ma più di ogni altra cosa mi domandavo: “Alessia, ne sarai all’altezza? Sarai capace di confrontarti con la realtà e con altre 12 persone?”. Domande legittime, non avendo mai partecipato a nulla di simile, non sapevo cos’altro pensare.
Fortunatamente il primo giorno la mia paura si è trasformata in stupore, in felicità. Ero felice di stare lì con altri 12 studenti, locali e non, in un ambiente cordiale,ospitale dove tutti mi hanno fatto sentire a casa e devo dire che questa esperienza mi ha regalo persone fantastiche con cui è nata una bella amicizia! Ero completamente presa, immersa nello studio dell’evoluzione dell’uomo legata alla sua alimentazione e all’ambiente che lo circonda. Abbiamo veramente “scavato”, nel vero senso della parola, a ritroso per scoprire ,insieme, quali erano le abitudini alimentari dell’uomo, partendo dalla preistoria e arrivando ai nostri giorni, studi che ci sono serviti alla realizzazione di un lavoro multimediale, il quale sarà oggetto di selezione all’EXPO 2015. Oltre ad aver visitato le rovine di Ercolano, il museo di Mondragone, quello di Boscoreale ed altri, abbiamo avuto il piacere di essere accolti alla Liverini, un’azienda mangimistica dove ho compreso come sia importante la qualità dei prodotti per l’ecosistema, L’Oleificio Mataluni grazie al quale ho imparato le varie fasi della produzione dell’olio e a distinguerlo da uno cattivo ed infine, non meno importante, l’Azienda Strega Alberti, nota per il liquore, il torrone e il premio letterario. Devo dire che mi sono divertita molto a mescolare le spezie e a dar vita ad un liquore che poi mi è stato detto che non era male.
Insomma, una bellissima esperienza che mi ha fatto aprire gli occhi, conoscere l’archeologia, una materia interdisciplinare, perché non basta sapere solo la storia per essere un archeologo, e forse questo mestiere, che in Italia non viene quasi mai riconosciuto , è uno dei più belli al mondo, perché ci vuole passione, curiosità nel volere ricostruire qualcosa che c’è stato prima di noi e capire l’immensità dell’uomo, rimanere stupiti dalla sua evoluzione, da scimmia a Homo Sapiens, cioè l’uomo moderno. Da questa grandissima opportunità, esperienza ho imparato moltissimo, ho scoperto cose che non sapevo e ne ho tratto alcuni insegnamenti:
1. Noi siamo ciò che mangiamo.
2. Con la passione nulla è impossibile.
3.Bisogna conoscere perché la cultura ci aiuta a vivere.
Pubblicato il 12 luglio 2014, in Convegni con tag alessia, frasca, liceo ceccano, scuola archeologia, telese. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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