Drammi e speranze, il colori del mondo al Liceo
Colori del mondo, a volte belli ed incoraggianti, altre volte terrorizzanti, paurosi ma insieme pieni di speranza per il futuro: tre storie drammatiche hanno riempito l’assemblea studentesca del Liceo di Ceccano venerdì 28 al teatro Antares. Di fronte alla sala strapiena, tre giovani: il primo, fuggito dal Mali per non essere coinvolto nella guerra, salito su un camion con altre 150 persone, molte delle quali rimaste lungo la pista nel deserto del Sahara, e poi il lavoro in Algeria e in Libia, fino all’imbarco sulla carretta del mare diretta in Italia; e poi la giovane donna eritrea che ha attraversato 5 frontiere, rischiando ogni volta la vita, fingendo di essere la moglie e la sorella di qualcuno, per sfuggire alla violenza e alla morte, viva perché mussulmana e perché appunto sapeva un po’ d’arabo, con le sue compagne cristiane tutte uccise, e poi il ragazzo afgano, minacciato di morte dai talebani soltanto perché voleva andare a scuola: tutto raccontato in inglese e in francese con le
traduzioni istantanee di Alessandra Masi e Sofia Ferracci e poi anche con il dialogo in arabo, tra un’alunna del liceo e la donna eritrea, probabilmente la prima volta in una pubblica riunione a Ceccano, e poi ancora tante domande per quattro ore di dialogo serrato a dimostrazione di come i ragazzi siano molto migliori di come il mondo degli adulti li dipinge. E l’incontro con il mondo non è finito lì: un gruppo di allievi si è dichiarato disponibile a collaborare con la Caritas per insegnare l’Italiano ai rifugiati. Ecco una modalità intelligente e seria per parlare di immigrazione in Italia. Bravi!
Qui le foto dell’assemblea del 28 novembre I colori del mondo al Liceo
Pubblicato il 3 dicembre 2014 su Convegni, Il Liceo, Studenti. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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