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Bruxelles, scienza e donne, il parere di Elisa e Priscilla


Elisa Caracci e Priscilla Cicciarelli hanno preso parte a  Science, it’s a girl thing, al Parlamento Europeo a Bruxelles il 21 giugno scorso. Ecco le loro impressioni:

Quando si pensa alle professioni quali scienziato, ingegnere, matematico, fisico ci viene in mente un uomo e non una donna: questo è dovuto al fatto che ci sono stati dei motivi particolari che hanno determinato, nel tempo, l’affermarsi del genere maschile su questi campi lavorativi. Il Parlamento Europeo, invece, dal 21 giugno 2012 ha lanciato una campagna intitolata “Science: it’s a girl thing” con la quale si cerca di incoraggiare le ragazze a intraprendere gli studi scientifici e successivamente la carriera di ricerca. La presenza delle scienziate è stata interessante: hanno raccontato in qualche minuto la loro carriera ed esperienze che vivono sia a lavoro che fuori, mettendo in evidenza il fatto che l’essere scienziata non esclude l’essere donna o l’essere madre, ma vuol dire essere determinate e saper gestire il tempo. La presenza femminile nella scienza non è bilanciata rispetto a quella maschile, pur cercando le donne di raggiungere quell’equilibrio sociale vincolato dai retaggi del passato. Le donne, in generale, presentano una mente più pragmatica e questo le agevola nella scienza, che non è fatta soltanto di teoria ma anche di pratica diretta. Come donna e come studentessa di liceo scientifico mi sono sentita incoraggiata; come italiana mi sono sentita orgogliosa di aver potuto conoscere Ilaria Capua, virologa e veterinaria italiana conosciuta a livello mondiale. Mi auguro con tutta me stessa e come amante delle scienze che tra qualche anno, quando si penserà ad uno scienziato, ingegnere, matematico, fisico, si pensi anche a una donna!

Elisa Caracci

“Rompere il soffitto di cristallo” è un’espressione di uso comune ed è stata utilizzata durante la conferenza “Science:it’s a girl thing!” a Bruxelles per indicare la volontà di ampliare quella strettoia che preclude la possibilità a molte donne di rivestire un ruolo decisionale nella ricerca scientifica. I membri del Parlamento Europeo,che hanno preso parte a quest’iniziativa,hanno discusso su come rendere le materie scientifiche accattivanti per le ragazze e su come affrontare le difficoltà che inevitabilmente si interpongono tra la donna e la carriera scientifica scelta da quest’ultima: stereotipi,secondo cui il gentil sesso non è portato per la scienza;fondi per la ricerca e salari, faticosi da reperire data la grave crisi che sta investendo gran parte dell’Europa. Ne hanno data testimonianza sei donne che hanno deciso di dedicare la loro vita all’ambito scientifico,nonostante gli ostacoli che si sono presentati lungo il percorso,grazie alla loro passione e all’incoraggiamento da parte dei loro genitori, sono riuscite nei loro intenti.
Dopo la conferenza,grazie a Bernand,abbiamo potuto ammirare le bellezze di Bruxelles:numerosi sono i musei tra cui spiccano quelli dedicati all’arte fiamminga e agli strumenti musicali (il più completo in tutto il mondo). Anche se il tempo è stato ostile nei nostri confronti e non ci ha permesso di visitare questi musei,la città ci ha offerto comunque uno spettacolo di suoni e di colori:copiose sono,infatti, le fontane che percorrono le strade e favolosi sono i giardini,curati nei minimi dettagli,che creano sublimi disegni; altro elemento che ha colpito la mia attenzione è il gioco di opposizioni con cui sono disposti i palazzi dei vari poteri intorno ad un’unica piazza,ad esempio il Palazzo del Re viene contrapposto a quello del Parlamento. Durante la passeggiata abbiamo avuto modo di assaporare le delizie del posto: il “croque-monsieur”, i “waffles” e l’immancabile cioccolata belga.
Quando si dice..unire l’utile al dilettevole.

Priscilla Cicciarelli

Scienza, una cosa da ragazze, il Liceo di Ceccano a Bruxelles


 

200 ragazzi, in maggioranza donne, in un’aula del Parlamento Europeo, a discutere di scienze e donna, del perché le ragazze, di solito più brave dei loro colleghi maschi a scuola, poi non proseguano gli studi nelle facoltà scientifiche, perché sia così difficile per una ragazza intraprendere la professione del ricdaercatore, dello scienziato. E tra i 200, due allieve del Liceo di Ceccano, Elisa Caracci e Priscilla Cicciarelli, scelte per l’impegno profuso dal liceo e dai suoi insegnanti per promuovere la cultura scientifica e la passione per la ricerca in laboratorio.

Science, it’s a girl thing  è il tema di questa iniziativa della Comunità europea che riguarderà tutti gli Stati dell’Unione e ha come obiettivo quello di facilitare appunto l’inserimento delle ragazze nelle carriere accademiche e poi nel lavoro nei laboratori di ricerca, nelle società di progettazione ingegneristica, nei centrio di ricerca più affermati. Di fronte ai 200 ragazzi prima gli esponenti della politica europea, fra cui il Luigi Berlinguer, già ministro dell’istruzione in Italia; poi alcune testimoni di come le donne possano diventare scienziati.

Anche Elisa Caracci ha voluto porre una domanda sul perché in alcuni Stati dell’Europa sia più semplice per le donne una carriera in ambito scientifico.

E poi festa per i ragazzi e un po’ di turismo per vedere le bellezze di Bruxelles.