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El perro del hortelano, il Liceo si confronta con Lope de Vega
Grande teatro in spagnolo per gli allievi del Liceo di Ceccano mercoledì 10 dicembre all’Orione a Roma: El perro del hortelano è uno dei grandi capolavori di Félix Lope de Vega y Carpio nato a Madrid nel 1562. Poeta e drammaturgo molto prolifico, è ricordato anche per la sua vita sregolata e piena d’eccessi. I suoi innamoramenti furono talmente frequenti da fargli abbandonare la carriera ecclesiastica a cui era stato indirizzato e da influenzare la maggior parte dei suoi scritti, tanto che ogni donna amata fu per lui un’inconsapevole musa. Dopo varie vicissitudini, tra cui la partecipazione ad un paio di campagne militari, scelse di entrare nella confraternita degli “Schiavi del Santissimo Sacramento”: fu questo un periodo di profonda crisi esistenziale, causato dai continui lutti in famiglia; una situazione che lo portò infine a prendere i voti. Divenuto sacerdote, però, si innamorò di Marta de Nevares, a cui dedicò i suoi ultimi versi, prima di spegnersi a Madrid, nel 1635. El perro racconta una storia ambientata a Napoli nel XVII secolo. La contessa Diana de Belflor viene svegliata in piena notte da alcuni rumori. A causarli è Teodoro, il suo segretario, che si sta incontrando segretamente con la sua domestica Marcela. Invidiosa della situazione amorosa della serva, Diana inizia a guardare Teodoro sotto un’altra luce, decidendo così di conquistarlo. Combattuta dalla differenza di status sociale, però, abbandona improvvisamente ogni tentativo di seduzione, ma, al tempo stesso, impedisce all’amato di sposarsi con qualunque altra donna, comportandosi così come El Perro del Hortelano che non mangia le verdure, né permette ad altri di mangiarle. Risolutivo sarà l’intervento del servo Tristán, che procura a Teodoro una nobile identità, permetterà a Diana di sposare il suo amato senza essere per questo screditata.
qui altre info http://www.palchetto.it/it/2014-15/el-perro-del-hortelano/
Cyrano, teatro in francese per il linguistico
LE VICOMTE: Vous… vous avez-un nez… heu… un nez… très grand.
CYRANO (gravement): Très.
LE VICOMTE: Ah!
CYRANO (imperturbable): C’est tout?…
LE VICOMTE: Mais…
CYRANO Ah! non! c’est un peu court, jeune homme!
E’ il celebre inizio del monologo sul naso più famoso del mondo dopo quello di Pinocchio. In francese, naturalmente: teatro on lingua per gli allievi del linguistico di
Ceccano che giovedì 6 febbraio saranno all’Orione di Roma per assistere alla rappresentazione di questo classico della letteratura francese, scritto nel 1897, che si rivela ancor oggi ricco di suggestioni e valori per il giovane pubblico. Un successo dovuto in gran parte al protagonista, abile spadaccino e poeta dal naso appariscente, che incarna contemporaneamente il prototipo dell’ eroe romantico e i dubbi e le perplessità dell’ uomo moderno. La celebre commedia teatrale in cinque atti, pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand (1868-1918) e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese precursore della letteratura fantascientifica, ebbe già dalla prima rappresentazione un eccezionale trionfo di pubblico e critica che salutò questo dramma romantico come una vera e propria summa delle potenzialità espressive nella sfera dei sentimenti e delle passioniumane. Gli allievi del linguistico hanno ricevuto tutti il testo della commedia in francese, tramite gli strumenti di condivisione di Google apps for education e si sono preparati allo spettacolo. Nel pomeriggio, dopo la rappresentazione teatrale, la giornata continuerà per le IV con la visita alle Chiese barocche di Roma, mentre le III andranno a Castel Sant’Angelo e le V alla Galleria Borghese.


