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Fumi spinelli a scuola? Sarai stupido


Il capo del Dipartimeno Politiche Antidroga ha presentato con il Miur i dati su chi usa cannabis in età scolastica: riscontrerà una riduzione del QI di circa il 10% dopo vent’anni. Ma sono in arrivo nuovi metodi di prevenzione e di informazione. Al convegno erano presenti anche due classi del Liceo di Ceccano, in rappresentanza di 58 istituti italiani che hanno partecipato alla ricerca. Ecco come illustra il convegno il quotidiano La Stampa, tramite il portale skuola.net

Secondo quanto riporta il portale specializzatoSkuola.net, ieri 4 dicembre il Dipartimento Politiche Antidroga ha presentato insieme al Miur i dati sull’uso di droga e alcol tra i ragazzi e ha illustrato una linea innovativa di prevenzione nelle scuole: seminari e discussioni tramite videoconferenza, in grado di collegare tra loro diversi istituti in tutto il paese e di coinvolgere studiosi ed esperti illustri di tutto il mondo. Inoltre sarà possibile accedere ad altri contenuti video ed immagini online. L’esperimento ha coinvolto circa 3500 studenti , che hanno ricevuto una corretta informazione al fine di prevenire l’uso di droghe durante l’età scolastica, quando è più pericoloso per lo sviluppo della materia cerebrale: infatti, chi ha fatto uso regolare di cannabis da prima da adolescente ha manifestato una riduzione del quoziente intellettivo fino al 10% dopo vent’anni.

scuolatene NON SAPEVO FACESSE COSI’ MALE – Il dott. Serpelloni, capo del Dipartimento Politiche Antidroga, ha illustrato i dati del consumo di droghe tra i ragazzi, sottolineando come sia cresciuto nell’ultimo anno soprattutto l’uso di cannabis. Forse per l’estrema facilità di reperibilità di certi prodotti anche su internet, ma anche per la sottovalutazione degli effetti delle “droghe leggere” sulla salute. Eppure, secondo un recente studio che ha analizzato circa 1000 persone, chi di loro avesse fatto uso di spinelli prima dei 18 anni ha presentato dopo 20 anni danni al quoziente intellettivo, addirittura diminuito di un valore che va tra il 5 e il 10%. Questo perché oggi, spiega il dott. Serpelloni, il principio attivo contenuto dalle piante è stato potenziato vertiginosamente. In natura una pianta contiene THC per il 5 – 7%, ma alcuni nuovi innesti raggiungono il 55% e sono delle vere bombe per il cervello, soprattutto di un adolescente: “ E’ naturale che l’uso di droga e alcol durante lo sviluppo comporti una deviazione di esso“.

INFORMAZIONE, LA VIA PER LA PREVENZIONE – Per questo il DPA insieme al Ministero dell’Istruzione ha dato il via ad un nuovo metodo per insegnare ai ragazzi i rischi che comporta l’uso di droghe, da quelle leggere a quelle pesanti, e di alcol. Il progetto Edu Life ha coinvolto circa 3500 ragazzi e 58 istituti, che grazie al sistema delle videoconferenze hanno partecipato a discussioni e seminari e hanno condiviso informazioni importanti per la loro educazione. Grazie alle videoconferenze è stato estremamente facile e privo di costi introdurre nelle scuole nuovi contenuti e l’incontro con altri studenti di diverse zone italiane, oltre che con esperti di fama mondiale.

lic2 AI RAGAZZI PIACE SAPERNE DI PIU’ – Secondo i dati presentati dal dott. Serpelloni, i risultati dei test di valutazione dell’apprendimento dei ragazzi in seguito alle videoconferenze documentano un incremento del 5,8% delle risposte corrette. In più circa il 44,7% di loro considerano le informazioni ricevuti molto utili per la loro vita quotidiana, e il 40,3% esprime comunque un commento positivo. Annalisa Mizzoni, studentessa del liceo scientifico e linguistico di Ceccano, che ha partecipato all’iniziativa, dice che “ Non sapevo che le droghe leggere avessero effetti così gravi. Le informazioni che abbiamo avuto sono state molto importanti“.

E IL WIRELESS? – Il vicepreside del liceo scientifico e linguistico di Ceccano, Pietro Alviti, nel suo intervento durante la conferenza al Miur sottolinea l’importanza dell’informazione sui rischi delle droghe non solo per gli studenti, ma anche per docenti e famiglie. E auspica che il progetto delle videoconferenze abbia successo soprattutto grazie all’ampliamento della copertura di rete anche quelle scuole che ancora non possono accedere ad internet e che, di conseguenza, rimangono escluse da questo tipo di iniziative. Marco Rossi Doria, sottosegretario all’istruzione, ha replicato dicendo che si interverrà per ampliare le risorse di rete perché in futuro tutte le scuole possano avere internet. E continua il suo intervento sull’iniziativa sostenendo che “ avere a disposizione informazioni scientificamente fondate sulle sostanze stupefacenti e sulle dipendenze e’ il primo fondamentale passo perché i ragazzi possano acquisire consapevolezza e sviluppare comportamenti responsabile

post originale qui http://lastampa.it/2013/12/05/blogs/skuola/fumi-spinelldiventerai-stupido-fJh5Mj8L9XWnavLay7zfQO/pagina.html

Edulife, per una scuola senza droghe


20131204_143643Sono 3554 gli studenti partecipanti, 58 gli istituti coinvolti e 18 le regioni raggiunte. Questi i risultati perseguiti nel 2013 dal progetto ‘Edu Life’ per la prevenzione dall’uso di droghe, nato dalla collaborazione tra Dipartimento politiche antidroga (Dpa) della Presidenza del consiglio dei ministri e il Miur dove e’ stata presentata oggi l’iniziativa. La videoconferenza e’ lo strumento innovativo del progetto che ha visto i ragazzi in diretto contatto con gli esperti neuroscienziati ”i quali, attraverso nozioni e dati scientifici, senza alcun approccio proibizionista o negazionista, hanno dato loro elementi di consapevolezza e responsabilizzazione in materia di uso di 20131204_150648droghe”, ha illustrato il presidente del Dpa, Giovanni Serpelloni, che ha presentato il progetto insieme al sottosegretario del Miur, Marco Rossi-Doria, di fronte ai ragazzi delle classi II B e II F del Liceo di Ceccano, invitati dal Ministero, in rappresentanza di tutte le scuole che hanno preso parte al progetto. Una dei ragazzi, Annalisa Mizzoni, ha anche raccontato la sua esperienza nelle videoconferenze che hanno visto coinvolto il Liceo di Ceccano

20131204_153709Se l’85% degli studenti partecipanti ritiene utili le informazioni ricevute, il problema di assicurare una efficace prevenzione resta alto alla luce degli ultimi dati disponibili – quelli presentati dal Dpa lo scorso maggio – che vedono il 23,4% dei ragazzi di eta’ compresa tra i 15 e i 19 anni aver fatto almeno una volta uso di cannabis nell’ultimo anno. Se la cannabis recupera posizione tra le droghe piu’ consumate, l’Italia e’ 27ma su 28 paesi Ue per acquisto delle ‘Nuove sostanze psicoattive’ (Nsp) vendute principalmente su internet anche sotto forma di incenso o profumatori ambientali, come ha attestato di recente Eurobarometro. Il buon dato italiano si spiega anche ”perche’ il nostro sistema d’allerta funziona: abbiamo chiuso circa 470 siti che li promuovevano”, ha indicato Serpelloni. Se internet e’ piazza di spaccio, e’ anche utile strumento di educazione e sensibilizzazione. ”Gia’ entro il prossimo anno scolastico dovremmo lanciare la versione sperimentale di una app interattiva sull’uso delle sostanze stupefacenti e i rischi che comporta, che rimandi i ragazzi ai link di approfondimento ulteriore e li metta in grado di intetagire direttamente con gli esperti”, ha preannunciato il direttore del Dipartimento politiche antidroga.

Qui i risultati complessivi del progetto con tutta una serie di suggerimenti per la lotta alle droghe.

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Qui le altre foto della giornata edulife 4 dicembre 2013 Roma