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Fumi spinelli a scuola? Sarai stupido
Il capo del Dipartimeno Politiche Antidroga ha presentato con il Miur i dati su chi usa cannabis in età scolastica: riscontrerà una riduzione del QI di circa il 10% dopo vent’anni. Ma sono in arrivo nuovi metodi di prevenzione e di informazione. Al convegno erano presenti anche due classi del Liceo di Ceccano, in rappresentanza di 58 istituti italiani che hanno partecipato alla ricerca. Ecco come illustra il convegno il quotidiano La Stampa, tramite il portale skuola.net

NON SAPEVO FACESSE COSI’ MALE – Il dott. Serpelloni, capo del Dipartimento Politiche Antidroga, ha illustrato i dati del consumo di droghe tra i ragazzi, sottolineando come sia cresciuto nell’ultimo anno soprattutto l’uso di cannabis. Forse per l’estrema facilità di reperibilità di certi prodotti anche su internet, ma anche per la sottovalutazione degli effetti delle “droghe leggere” sulla salute. Eppure, secondo un recente studio che ha analizzato circa 1000 persone, chi di loro avesse fatto uso di spinelli prima dei 18 anni ha presentato dopo 20 anni danni al quoziente intellettivo, addirittura diminuito di un valore che va tra il 5 e il 10%. Questo perché oggi, spiega il dott. Serpelloni, il principio attivo contenuto dalle piante è stato potenziato vertiginosamente. In natura una pianta contiene THC per il 5 – 7%, ma alcuni nuovi innesti raggiungono il 55% e sono delle vere bombe per il cervello, soprattutto di un adolescente: “ E’ naturale che l’uso di droga e alcol durante lo sviluppo comporti una deviazione di esso“.
INFORMAZIONE, LA VIA PER LA PREVENZIONE – Per questo il DPA insieme al Ministero dell’Istruzione ha dato il via ad un nuovo metodo per insegnare ai ragazzi i rischi che comporta l’uso di droghe, da quelle leggere a quelle pesanti, e di alcol. Il progetto Edu Life ha coinvolto circa 3500 ragazzi e 58 istituti, che grazie al sistema delle videoconferenze hanno partecipato a discussioni e seminari e hanno condiviso informazioni importanti per la loro educazione. Grazie alle videoconferenze è stato estremamente facile e privo di costi introdurre nelle scuole nuovi contenuti e l’incontro con altri studenti di diverse zone italiane, oltre che con esperti di fama mondiale.
AI RAGAZZI PIACE SAPERNE DI PIU’ – Secondo i dati presentati dal dott. Serpelloni, i risultati dei test di valutazione dell’apprendimento dei ragazzi in seguito alle videoconferenze documentano un incremento del 5,8% delle risposte corrette. In più circa il 44,7% di loro considerano le informazioni ricevuti molto utili per la loro vita quotidiana, e il 40,3% esprime comunque un commento positivo. Annalisa Mizzoni, studentessa del liceo scientifico e linguistico di Ceccano, che ha partecipato all’iniziativa, dice che “ Non sapevo che le droghe leggere avessero effetti così gravi. Le informazioni che abbiamo avuto sono state molto importanti“.
E IL WIRELESS? – Il vicepreside del liceo scientifico e linguistico di Ceccano, Pietro Alviti, nel suo intervento durante la conferenza al Miur sottolinea l’importanza dell’informazione sui rischi delle droghe non solo per gli studenti, ma anche per docenti e famiglie. E auspica che il progetto delle videoconferenze abbia successo soprattutto grazie all’ampliamento della copertura di rete anche quelle scuole che ancora non possono accedere ad internet e che, di conseguenza, rimangono escluse da questo tipo di iniziative. Marco Rossi Doria, sottosegretario all’istruzione, ha replicato dicendo che si interverrà per ampliare le risorse di rete perché in futuro tutte le scuole possano avere internet. E continua il suo intervento sull’iniziativa sostenendo che “ avere a disposizione informazioni scientificamente fondate sulle sostanze stupefacenti e sulle dipendenze e’ il primo fondamentale passo perché i ragazzi possano acquisire consapevolezza e sviluppare comportamenti responsabile“
post originale qui http://lastampa.it/2013/12/05/blogs/skuola/fumi-spinelldiventerai-stupido-fJh5Mj8L9XWnavLay7zfQO/pagina.html
Una droga tira l’altra, l’incontro a Fiuggi
di Qazim Xhahysa, II E
Io, Qazim, sono un alunno della classe 2E la quale assieme alla classe 2C il giorno Sabato 12 Gennaio è andata a visitare il centro ANCDA (Associazione Nazionale contro il Disagio e l’ Alcolismo) di Fiuggi per avere dei chiarimenti e sentire delle testimonianze sugli effetti dell’ uso di droga e alcol. Una volta arrivati abbiamo avuto a malapena il tempo di ammirare il bel paesaggio (infatti il centro si trova in una zona ricca di vegetazione e alte colline) che ci hanno fatto entrare in una sala munita di proiettore e abbiamo cominciato a parlare dell’ alcol e dell’ uso improprio che se ne fa, soprattutto tra i giovani, ci hanno fatto vedere dei video sugli effetti che l’ alcol ha su corpo e mente umana, effetti spiegati da esperti medici. Nel video assieme alla spiegazione apparivano a volte immagini spesso crude di trapianto di fegato e fegato cirrotico, immagini che colpiscono e fanno ragionare molto. A seguito abbiamo sentito le testimonianze di persone in cura all’ ANCDA per alcolismo, tossicodipendenza e problemi alimentari (come la bulimia). Faceva risalto una cosa comune che tutti i tossicodipendenti ribadivano, cioè tutti loro avevano cominciato più o meno all’ età di quattordici anni con il primo spinello e a causa del fatto che “una droga tira l’ altra” avevano finito per assumere cocaina, crack ed eroina. Abbiamo sentito anche la testimonianza di una donna malata di bulimia e ci hanno fatto vedere un video sullo spinello che potete trovare qui
Il momento più emotivamente intenso della giornata è comunque stato la visione del video sull’ effetto dell’ alcolismo in famiglia, Leggi il resto di questa voce