La V C in Corte d’Assise d’Appello
Martedì 7 ottobre la V C parteciperà ad un’udienza della Corte d’Assise d’Appello di Roma. L’iniziativa si svolge nell’ambito delle iniziative di educazione alla legalità che il Liceo ha messo in atto in questi anni per favorire la comprensione da parte degli allievi dell’importanza delle istituzioni ed il funzionamento della giustizia.L’opportunità per i ragazzi del Liceo è stata offerta dal fatto che una delle loro insegnanti, la prof.ssa Stefania Alessandrini, è giudice popolare in Corte d’Assise d’Appello che rappresenta il secondo grado di giudizio nei confronti di imputati accusati di reati molto gravi. I ragazzi assisteranno alla seduta e potranno incontrare i giudici togati per capire insiemle fasi di svolgimento del processo. La corte d’assise d’appello è un collegio giudicante composto da otto membri: due giudici togati (uno è il presidente, l’altro il cosiddetto giudice a latere) e sei giudici laici (denominati giudici popolari). I giudici popolari sono estratti a sorte tra i cittadini italiani iscritti in apposito albo, senza alcuna distinzione di sesso, di età compresa tra i 30 e i 65 anni, in possesso del diploma di licenza media inferiore per la corte d’assise, del diploma di licenza media superiore per la corte d’assise d’appello. L’ufficio di giudice popolare è obbligatorio. Giudici togati e popolari formano un unico collegio e deliberano congiuntamente sia sulle questioni di fatto che sulle questioni di diritto, partecipando alla formazione della sentenza con parità di voto. L’art. 527 del Codice di procedura penale prescrive che votino per primi i giudici popolari, cominciando dal meno anziano per età (in modo che non siano influenzati dal voto degli altri).
Pubblicato il 5 ottobre 2014, in Il Liceo, Studenti con tag appello, assise, corte, Corte d'Assise d'Appello, educazione alla legalità, giustizia, legalità, liceo ceccano, sentenza, stefania alessandrini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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