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Di che colore è il mondo? Di che colore sei tu? Francesca Micheli racconta la Nuvola Rosa


di Francesca Micheli, IV F

nuv1Di che colore è il mondo? Di che colore sei tu?
Ad oggi, esistono infinite sfumature di colori: un giallo e un viola che si mescolano tra loro, un grigio e un ceruleo che si fondono insieme e danno vita a nuove colorazioni.
Ma anche i colori hanno luoghi comuni da cui fuggire via. Il bambino appena nato, ad esempio, viene ricoperto di celeste (e di tutte le sfumature che nascono da questo), mentre la bambina viene colorata di rosa, facendo sì che, seppur inconsciamente, i due bambini crescano pensando che il celeste sia un “colore da maschietto” e il rosa “uno da femminuccia”. Come se fosse possibile essere attribuiti ad un solo colore semplicemente per il proprio sesso. In fondo, però, questo è ciò che ci viene insegnato (o, meglio, inculcato) fin da piccoli, quando non diamo importanza ai colori, al sesso, alla pelle, ma alle persone, al bambino con cuinuv2 parliamo, al nostro amico immaginario che non ha colore. Non ci pensiamo finché non andiamo all’asilo, e lì dal primo giorno ci viene imposto un grembiulino blu ed uno rosa, uno per il maschietto ed uno per la femminuccia, per distinguerci, per differenziarci, come si differenzia la plastica dal vetro. Io all’asilo, come poi alle scuole elementari, sognavo di indossare il grembiule blu, il mio colore preferito, e mi chiedevo perché non potessi farlo. Come se non potessero distinguerci in altri modi se non attraverso un colore.
E se un giorno ogni bambino potesse decidere che colore indossare a scuola? O, ancora di più, cosa succederebbe se si dovessero fondere tutte le macchie di blu e di rosa del nostro pianeta? Leggi il resto di questa voce

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Il Liceo e la scienza: la nuvola rosa a Tor Vergata


Sono in 5, tutte ragazze, a partecipare alla stage invernale presso il dipartimento di fisica dell’Università di Roma Tor Vergata: Rebecca Penna, Veronica Reali, Raffaeella Celani, Alessandra Masi e Sofia Ferracci per una settimana, dal 2 al 6 febbraio, si interesseranno di tecniche astronomiche per la fisica solare, di dispositivi ottici  per le telecomunicazioni, di astrobiologia, di antropologia forense, di comunicazione e divulgazione scientifica. Una settimana da ricercatori dunque, che l’università di Tor Vergata propone agli studenti delle scuole superiori. Il Liceo di Ceccano partecipa al laboratorio già da diversi anni e numerosi allievi, grazie all’esperienza  effettuata come ricercatori scientifici hanno poi orientato la propria scelta universitaria sulle facoltà scientifiche. Una settimana di lavoro e di studio nei laboratori dell’università, dunque, per capire e mettersi alla prova. Lo stage riunisce 50 studenti provenienti da scuola di tutta l’Italia, li inserisce in dieci gruppi di lavoro, guidati da scienziati dell’università. Per 5 giorni vivono nei laboratori, e apprendono le tecniche più avanzate di ricerca; lavorano in piccoli gruppi, si distribuiscono incarichi e responsabilità, esaminano le teorie di riferimento, sperimentano, relazionano. Il progetto è coordinato dalla prof.ssa Liù Catena e per il nostro Liceo dalla prof.ssa Di Salvatore. E’ questa il secondo stage in cui a partecipare sono tutte ragazze e su 5, ben tre frequentano il linguistico. Forza ragazze, in bocca al lupo.

Qui tutte le info sulla stage http://www.stageatorvergata.it/