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Sonderkommando, le prime foto
Ecco le prime foto del convegno di oggi a Liceo di Ceccano, con la testimonianza di Marika Kaufmann Venezia qui Foto 12 gennaio
e qui le interviste a Shlomo Venezia
Quelle sedie, memoria della vergogna
Era stata un’idea della loro maestra: gli aveva detto, forza bambini, ciascuno prenda una sedia. Le porteremo nella nuova scuola che ci aspetta al di la’ della Vistola. Probabilmente voleva alleviare un po’ l’orrore che li attendeva: erano i bambini del quartiere ebraico Kasimiro di Cracovia che nel 1941 vennero allontanati dal centro della citta’per essere rinchiusi nel ghetto che i nazisti avevano preparato al di la’ appunto del fiume. Quelle sedie sono state riprodotte in una impressionante installazione in quella piazza che i tedeschi utilizzavano per ammassare i rastrellati nel ghetto, man mano che decidevano di svuotarlo.I bambini sarebbero finiti nelle fosse comuni del vicino bosco di betulle e le ceneri sparse nel vento. E’ una delle storie angosciose che i responsabili del viaggio della memoria hanno proposto oggi ai ragazzi del Liceo che hanno visitato i luoghi della comunita’ebraica a Cracovia: prima della guerra c’erano 75 mila ebrei a Cracovia, nel 1945 non arrivavano a mille; in Polonia erano piu’di tre milioni negli anni 30, non se ne contavano10 mila alla fine del conflitto. quello che avvenne nel ghetto di Cracovia e’particolarmente grave perche’la citta’era sottola giurisdizione delle
autorita’civili della Germania: non si trattava di SS o di quant’altro: tanti giudici,avvocati,medici, notai, oprofessori, ecclesiastici fecero tutti finta di non vedere… Altri misero a repentaglio la vita come il farmacista all’angolo del ghetto che utilizzo’ il suo locale per far fuggire tanti bambini, fra cui Roman Polanski. Ai racconti delle guide, testimoniati da tanti libri e splendidamente rappresentati dal Schindler’slist di Spielberg, si sono aggiunte poi le testimonianze dei sopravvissuti, fra cui Piero Terracina e Sami Monada che hanno raccontato ai ragazzi l’arresto delle loro famiglie, le tremende condizioni del viaggio nei vagoni bestiame e l’ arrivo ad Auschwitz. Ad ogni stazione chiedevamo da bere, ha detto Terracina: se fossero stati animali la gente sarebbe prontamente intervenuta, ma eravamo noi… E domani, lunedi’ 7 aprile i ragazzi del Liceo saranno ad Auschwitz, il tempio dell’orrore e della vergogna della condizione umana.
27 gennaio, Giornata della Memoria
Il 27 gennaio 2014 il Liceo celebrerà la Giornata della Memoria in ricordo della Shoah e di tutte le vittime dei campi di concentramento e delle guerre. Ciascun insegnante e ciascun alunno potranno liberamente trovare le modalità più opportune con cui ricordare questo evento che ha segnato in maniera indelebile la storia del XX
secolo.
In maniera particolare, nel 70° anniversario della guerra nella nostra terra, il Liceo ricorderà gli scienziati, i musicisti, i letterati, gli artisti, le donne che hanno subito l’esperienza del lager
Gli insegnanti e le classi che stanno preparando attività per quel giorno sono pregati di darne comunicazione ai professori di storia, per coordinare i tempi della Giornata.
Giornata della Memoria, per non dimenticare
La Repubblica Italiana con la Legge n. 211 del 20 Luglio 2000 ha istituito la Giornata della Memoria per invitare tutti i cittadini a ricordare la “Shoah”. Il 27 gennaio del 1945, alle ore 11,54, le truppe sovietiche entravano nel Lager di Auschwitz, rivelando al mondo l’orrore di quanto era accaduto. Tutti sono chiamati ad inchinarsi profondamente, nell’intimo, davanti alla innumerevole schiera di coloro che hanno sofferto e sono stati messi a morte per un meschino desiderio di potenza; ci viene dunque chiesto un atteggiamento di silenzio ma anche di attiva partecipazione. La Giornata della Memoria non ha come compito quello della commiserazione delle vittime, non chiede un atteggiamento compassionevole: la Shoah è un’enorme questione politica e antropologica. Politica, perché pone il problema di come un popolo civilizzato abbia scientemente deciso di eliminarne un altro. Antropologica, perché rappresenta una cesura, una rottura nella civiltà occidentale. Il passato, infatti, non è mai soltanto passato. Esso riguarda noi e ci indica quali vie percorrere e quali evitare. Per i Ceccanesi in modo particolare la data assume un ulteriore significato, in quanto proprio il 26 gennaio del 1944, al mattino, la Chiesa di S. Maria a fiume, monumento nazionale e santuario caro alle tradizioni più antiche, fu distrutta da un bombardamento aereo. Le rovine del santuario sono rimaste impresse nella memoria viva degli abitanti di questa città come monito a che non si ripetano più stragi di questo genere.
Per queste ragioni, tutti i docenti, nella loro libertà d’insegnamento, sono invitati a dedicare lo spazio che riterranno opportuno ad approfondimenti didattici sulla Giornata della Memoria, affinché ciascuno di noi sia costruttore di pace ad iniziare dalle sue azioni quotidiane e dalle sue relazioni familiari e affettive. In maniera particolare, lunedì 28 gennaio le classi I a partire dalle ore 8,15 fino alle ore 10, nell’aula magna Francesco Alviti, accompagnate dagli insegnanti in servizio, assisteranno alla proiezione del cortometraggio Angelica Sed, realizzato dagli allievi di questo Liceo e discuteranno con gli autori del cortometraggio e con i loro insegnanti. Alla III ora, sarà la volta della III E a presentare un lavoro multimediale dedicato alla caccia ai criminali nazisti in Italia. Potranno partecipare gli insegnanti che riterranno opportuno scendere con le classi.
Le classi V si incontreranno invece nell’aula magna alle ore 11,10, accompagnate dai loro insegnanti, per un dibattito di un’ora sui temi della Shoah e della Memoria, introdotto da un filmato preparato dalla IV E.
Per non dimenticare, Giornata della Memoria 2012
La Repubblica Italiana conla Leggen. 211 del 20 Luglio2000 ha istituito la Giornata della Memoria per invitare tutti i cittadini a ricordare la “Shoah”.
Il 27 gennaio del 1945, alle ore 11,54, le truppe sovietiche entravano nel Lager di Auschwitz, rivelando al mondo l’orrore di quanto era accaduto. Tutti sono chiamati ad inchinarsi profondamente, nell’intimo, davanti alla innumerevole schiera di coloro che hanno sofferto e sono stati messi a morte per un meschino desiderio di potenza; ci viene dunque chiesto un atteggiamento di silenzio ma anche di attiva partecipazione. Il passato, infatti, non è mai soltanto passato. Esso riguarda noi e ci indica quali vie percorrere e quali evitare. Per i Ceccanesi in modo particolare la data assume un ulteriore significato, in quanto proprio il 26 gennaio del 1944, al mattino,la Chiesa di S. Maria a fiume, monumento nazionale e santuario caro alle tradizioni più antiche, fu distrutta da un bombardamento aereo. Le rovine del santuario sono rimaste impresse nella memoria viva degli abitanti di questa città come monito a che non si ripetano più stragi di questo genere.
Per queste ragioni, tutti i docenti, nella loro libertà d’insegnamento, sono invitati a dedicare lo spazio che riterranno opportuno ad approfondimenti didattici sulla Giornata della Memoria, affinché ciascuno di noi sia costruttore di pace ad iniziare dalle sue azioni quotidiane e dalle sue relazioni familiari e affettive.
Venerdì 27 gennaio, le classi prime alla I ora di lezione (fino alla fine della II ora), si recheranno in Aula Magna per assistere alla proiezione (con successivo dibattito) di opere filmiche e lavori multimediali realizzati dagli alunni del liceo. Alla IV ora di lezione (fino alla fine della V ora), poi, le classi quinte si recheranno in Aula Magna per partecipare ad una conferenza/dibattito, cui parteciperanno i docenti di Storia e Filosofia del liceo. Saranno i docenti delle rispettive classi ad autorizzare la partecipazione degli allievi a seconda delle attività programmate, tenendo conto dell’importanza della Giornata.
Alle 11,54 un minuto di silenzio ricorderà a tutti la memoria della Shoah.