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Sulle tracce dell’orrore, per non dimenticare
Maria Bernadeta e Qazim rappresenteranno tutti gli studenti del Liceo di Ceccano nel viaggio della Memoria che porterà i giovani del Lazio ad Auschwitz Birkenau dal 29 al 31 marzo. per iniziativa della Giunta Regionale. Il viaggio prevede la visita al ghetto ebraico di Cracovia, città del sud della Polonia, l’incontro con i superstiti dei lager nazisti e la visita al più importante dei campi, quello di Auschwitz, Oswiecim in polacco. Maria Bernadeta Scurtu della V G e Qazim Xhahysa, della IV E, sono stati scelti per la qualità dei lavori presentati per la Giornata della Memoria 2015, ma in realtà porteranno con loro tutti i ragazzi del Liceo: è quello
che ha detto loro uno degli scampati allo sterminio, Sami Modiano, nell’incontro di preparazione al viaggio, svoltosi a Roma giovedì scorso. Voi avete il dovere, ha detto Modiano, di raccontare ai vostri amici ciò che vedrete, ciò che per noi è stato l’abisso da quale siamo usciti senza sapere il perché. Voi dovrete tenere viva la fiamma della denuncia e dire che questo è accaduto, che l’orrore è stato e non deve essere più…
I due allievi del Liceo saranno accompagnati dalla preside, prof.ssa Concetta Senese
A metà aprile tre classi V del Liceo, le sezioni B, D e G, effettueranno lo stesso viaggio della memoria, nell’ambito del programma Destinazione Europa ed in prosecuzione delle manifestazioni per la Giornata della Memoria 2015.
Testimoni della memoria a Ceprano
Hanno preso l’impegno ed hanno cominciato: hanno testimoniato la Shoah ed il suo orrore a Ceprano, ospiti dell’amministrazione comunale della cittadina lungo il Liri. Nel corso dell’incontro i ragazzi della V E del Liceo di Ceccano, accompagnati dal prof. Mario Morsillo, hanno presentato il frutto dei loro lavori sulla Shoah e sulla Memoria
qui le altre foto
Saremo i nuovi testimoni della Shoah

I ragazzi del Liceo di Ceccano con i sopravvissuti di Auschwitz Birkenau: Sami Modiano e Piero Terracina
Saranno loro i nuovi testimoni della Shoah, racconteranno alle nuove generazioni ciò che accadde ne territori sottoposti alla dittatura nazifascista, per evitare che possa accadere di nuovo nella civilissima Europa. Così gli allievi del Liceo dopo la celebrazione della Giornata della Memoria che li ha visti interrogarsi sul perché della Shoha, sull’assurdità e sulla banalità del male, sull’accanimento sui bambini, sulla pianificazione industriale dello sterminio di un intero popolo. La Memoria della Shoah ha avuto al Liceo di Ceccano due momenti: il 12 gennaio la testimonianza di Marika Kaufmann Venezia, vedova di Shlomo Venezia, sonderkommando ad Auschwitz Birkenau, scomparso pochi mesi fa; e la giornata del 27 gennaio dedicata ai bambini della Shoah, con la proiezione del cortometraggio Angelica Sed, realizzato al Liceo e del film Arrivederci ragazzi, di Louis Malle. Alle 11,54 un minuto di silenzio, accompagnato dal suono della tromba, ha ricordato la liberazione di Auschwitz Birkenau, avvenuta in quel giorno di 70 anni fa. Il coro e l’orchestra del Liceo hanno eseguito canti della tradizione ebraica. E’ stato ricordato anche lo sterminio del popolo Rom.
Gli studenti del Liceo di Ceccano continueranno testimoniare la Memoria.
Qui alcune foto della Giornata della Memoria 27 gennaio 2015
27 gennaio 1945-2015, prepararsi per la Memoria 2
Qui il trailer del film Arrivederci ragazzi che sarà proiettato martedì in aula magna
Qui è possibile trovare indicazioni per prepararsi alla visione del film: http://www.mymovies.it/film/1987/arrivederciragazzi/
e qui
27 gennaio 1945 – 2015 – prepararsi per la Memoria
Qualche risorsa per ragionare di Memoria e di Shoah, in occasione del 70° anniversario della liberazione di Auschwitz Birkenau
Intanto il corto Angelica Sed, realizzato dagli allievi del Liceo
Su Raistoria Rose bianche su sfondo nero. I bambini di Bullenhuser Damm
La questione ebraica: le deportazioni
e qui altri materiali
Omaggio a Shlomo Venezia
Qui il video, preparato da Matteo Limongi, che ha accolto al Liceo la sig. Marika Kaufmann Venezia, moglie di Shlomo, sonderkommando ad Auschwitz
Sonderkommando, le prime foto
Ecco le prime foto del convegno di oggi a Liceo di Ceccano, con la testimonianza di Marika Kaufmann Venezia qui Foto 12 gennaio
e qui le interviste a Shlomo Venezia
Auschwitz Birkenau, intervista a Zingaretti
I tre studenti del Liceo hanno intervistato ad Auschwitz Birkenau il presidente della Regione Lazio, Zingaretti. L’intervista è stata raccolta di fronte al kinder block, la baracca dei bambini destinati agli esperimenti di Mengele
Auschwitz Birkenau, le prime foto del Viaggio
Un viaggio di memoria, di responsabilità, di confronto, di silenzio, di emozioni, di vergogna, di speranza.

I ragazzi del Liceo con Piero Terracina e Sami Modiano, sopravvissuti all’inferno di Auschwitz e liberati il 27 gennaio 1945
Qui le prime foto Auschwitz Birkenau 7 aprile 2014
Davvero impressionante e carico di emozioni
Testimoni della fabbrica della morte
Ora i testimoni siete voi: la nostra vita sta volgendo al termine, continueremo a testimoniare fino a quando Dio ce lo permettera’, ma poi tocchera’ a voi mantenere la memoria di quanto male l’uomo possa riuscire a compiere e quanta rovina l’odiopossa causare. Queste le parole dei sopravvissuti di Auschwitz,al termine di un’intensa ed emozionante giornata che ha visto i ragazzi del Liceo di Ceccano, insieme ai loro compagni di 80 scuole laziali, visitare il campo di concentramento di Auschwitz Birkenau: una vera fabbrica della morte, l’organizzazione industriale dello sterminio, lo sfruttamento economico dello spirito e del corpo di deportati. Ed ecco allora l’ingresso di Birkenau, i binari, la Juden ramp su cui venivano scaricati a migliaia e separati i figli dalle madri, in mezzo agli ordini gridati dalle SS. Molti erano avviati subito alle camere a gas: era un ufficiale medico a decidere,con il semplice gesto della mano. Rechts,links, sinistra destra. Gli altri, che potevano lavorare entravano nel campo. E poi il percorso fino alle camere a gas, ai forni, fabbricati appositamente per risolvere la questione della liquidazione dei cadaveri, le fosse comuni infatti erano ormai troppe. E’seguita quindi la visita alle baracche,a quella dei bambini, tenuti in vita per gli esperimenti di Mengele. E poi il museo del campo ad Auschwitz: le scarpe, le valige, i capelli, i pettini, le protesi, le celle di punizione, quella di san Massimiliano Kolbe, offertosi al posto di un altro prigioniero condannato a morte, Arbeit macht frei, il lavoro rende liberi.
Tante emozioni, tante sensazioni, tanti ragionamenti, un impegno contenuto in due parole: mai piu’!
Quelle sedie, memoria della vergogna
Era stata un’idea della loro maestra: gli aveva detto, forza bambini, ciascuno prenda una sedia. Le porteremo nella nuova scuola che ci aspetta al di la’ della Vistola. Probabilmente voleva alleviare un po’ l’orrore che li attendeva: erano i bambini del quartiere ebraico Kasimiro di Cracovia che nel 1941 vennero allontanati dal centro della citta’per essere rinchiusi nel ghetto che i nazisti avevano preparato al di la’ appunto del fiume. Quelle sedie sono state riprodotte in una impressionante installazione in quella piazza che i tedeschi utilizzavano per ammassare i rastrellati nel ghetto, man mano che decidevano di svuotarlo.I bambini sarebbero finiti nelle fosse comuni del vicino bosco di betulle e le ceneri sparse nel vento. E’ una delle storie angosciose che i responsabili del viaggio della memoria hanno proposto oggi ai ragazzi del Liceo che hanno visitato i luoghi della comunita’ebraica a Cracovia: prima della guerra c’erano 75 mila ebrei a Cracovia, nel 1945 non arrivavano a mille; in Polonia erano piu’di tre milioni negli anni 30, non se ne contavano10 mila alla fine del conflitto. quello che avvenne nel ghetto di Cracovia e’particolarmente grave perche’la citta’era sottola giurisdizione delle
autorita’civili della Germania: non si trattava di SS o di quant’altro: tanti giudici,avvocati,medici, notai, oprofessori, ecclesiastici fecero tutti finta di non vedere… Altri misero a repentaglio la vita come il farmacista all’angolo del ghetto che utilizzo’ il suo locale per far fuggire tanti bambini, fra cui Roman Polanski. Ai racconti delle guide, testimoniati da tanti libri e splendidamente rappresentati dal Schindler’slist di Spielberg, si sono aggiunte poi le testimonianze dei sopravvissuti, fra cui Piero Terracina e Sami Monada che hanno raccontato ai ragazzi l’arresto delle loro famiglie, le tremende condizioni del viaggio nei vagoni bestiame e l’ arrivo ad Auschwitz. Ad ogni stazione chiedevamo da bere, ha detto Terracina: se fossero stati animali la gente sarebbe prontamente intervenuta, ma eravamo noi… E domani, lunedi’ 7 aprile i ragazzi del Liceo saranno ad Auschwitz, il tempio dell’orrore e della vergogna della condizione umana.
Siete disposti a piantare alberi per il futuro?
Siete disposti? Una volta ho visto una foresta, era fatta a scalini: il più basso quello degli alberi di 10 anni, poi quelli di 20, poi quelli di 40 e infine, i più alti quelli di 60. Chi ha avuto l’idea, il progetto, la forza di piantare alberi e poi aspettare 60 anni: molti dei piantatori saranno già morti. e voi? siete disposti a piantare alberi, a costruire il futuro di questo nostro Paese? Così Nando Tagliacozzo, ingegnere, di religione ebraica, ha parlato stamane ai 500 studenti riuniti al teatro Nestor di Frosinone per il convegno Memoria, memorie, organizzato dall’Ufficio scuola della Diocesi di Frosinone per offrire ai ragazzi delle scuole superiori una opportunità di confronto e di approfondimento. Tagliacozzo aveva 5 anni la mattina del 16 ottobre 1943: la sua famiglia viveva fuori dal ghetto, all’alba arrivarono i tedeschi che però bussarono dalla nonna e non a casa sua. Portarono via la nonna, di 80 anni, lo zio, il fratello del padre, di 43 e la sua sorellina, Ada di 8 anni. Non li avrebbe più rivisti: passarono prima due notti al Collegio Militare e poi salirono su quel vagone merci che li avrebbe portati ad Auschwitz. Il resto della famiglia riuscì a sottrarsi alla cattura: Nando con la mamma e l’altra sorella furono accolti dal convento delle Suore del Preziosissimo Sangue, le suore di Maria De Mattias che li tennero fino al giugno successivo, nascondendoli dai rastrellamenti. Il padre fu ospitato da amici: ma proprio uno di quegli amici lo
denunciò alla polizia fascista che lo arrestò. Sarebbe morto ad Auschwitz nell’ottobre del ’44, insieme ad altri duemila ebrei romani Tagliacozzo ha raccontato questa esperienza ai ragazzi: ha parlato dei silenzi della madre, dell’angoscia sulla sorte della sorella e del padre, fino alla coscienza della Shoah fra gli stessi ebrei. Prima di lui le scuole partecipanti avevano presentato i lavori preparati per la Giornata della Memoria del 27 Gennaio e per il Giorno del Ricordo del 10 febbraio. Tagliacozzo ha invitato i ragazzi a studiare ancora di più, a capire i tanti aspetti della Shoah, a non fermarsi soltanto alla commemorazione. La mattinata, guidata dal prof. Gianni Guglielmi, ha visto anche i canti di tradizione ebraica presentati dall’orchestra e dal coro del Liceo Scientifico e linguistico di Ceccano e dal coro del Liceo Scientifico di Frosinone.
Qui le altre foto Memoria memorie
Giornata della memoria, 27 gennaio 2014
La Repubblica Italiana con la Legge n. 211 del 20 Luglio 2000 ha istituito la Giornata della Memoria per invitare tutti i cittadini a ricordare la “Shoah”. Il 27 gennaio del 1945, alle ore 11,54, le truppe sovietiche entravano nel Lager di Auschwitz, rivelando al mondo l’orrore di quanto era accaduto. Tutti sono chiamati ad inchinarsi profondamente, nell’intimo, davanti alla innumerevole schiera di coloro che hanno sofferto e sono stati messi a morte per un meschino desiderio di potenza; ci viene dunque chiesto un atteggiamento di silenzio ma anche di attiva partecipazione. La Giornata della Memoria non ha come compito quello della commiserazione delle vittime, non chiede un atteggiamento compassionevole: la Shoah è un’enorme questione politica e antropologica. Politica, perché pone il problema di come un popolo civilizzato abbia scientemente deciso di eliminarne un altro. Antropologica, perché rappresenta una cesura, una rottura nella civiltà occidentale. Il passato, infatti, non è mai soltanto passato. Esso riguarda noi e ci indica quali vie percorrere e quali evitare. Per i Ceccanesi in modo particolare la data assume un ulteriore significato, in quanto proprio il 26 gennaio del 1944, al mattino, la Chiesa di S. Maria a fiume, monumento nazionale e santuario caro alle tradizioni più antiche, fu distrutta da un bombardamento aereo. Le rovine del santuario sono rimaste impresse nella memoria viva degli abitanti di questa città come monito a che non si ripetano più stragi di questo genere.
Per queste ragioni, tutti i docenti, nella loro libertà d’insegnamento, sono invitati a dedicare lo spazio che riterranno opportuno ad approfondimenti didattici sulla Giornata della Memoria, affinché ciascuno di noi sia costruttore di pace ad iniziare dalle sue azioni quotidiane e dalle sue relazioni familiari e affettive. In maniera particolare, lunedì 27 gennaio le classi I a partire dalle ore 8,15 fino alle ore 10, nell’aula magna Francesco Alviti, accompagnate dagli insegnanti in servizio, assisteranno alla proiezione del cortometraggio Angelica Sed, realizzato dagli allievi di questo Liceo e discuteranno con gli autori del cortometraggio e con i loro insegnanti.
Dalla III ora in poi, verranno presentati i lavori multimediali preparati dalle classi IV E e III F e la scena teatrale tratta dal film Train de vie, preparata dalla classe I C e dal coro e dall’orchestra. Pertanto le tre classi insieme alle formazioni musicali saranno in aula magna dalle 10 fino al termine della manifestazione.
Alle ore 11,54 il Liceo ricorderà la Shoah con un minuto di silenzio.
Qui alcuni materiali per prepararsi alla giornata
27 gennaio, Giornata della Memoria
Il 27 gennaio 2014 il Liceo celebrerà la Giornata della Memoria in ricordo della Shoah e di tutte le vittime dei campi di concentramento e delle guerre. Ciascun insegnante e ciascun alunno potranno liberamente trovare le modalità più opportune con cui ricordare questo evento che ha segnato in maniera indelebile la storia del XX
secolo.
In maniera particolare, nel 70° anniversario della guerra nella nostra terra, il Liceo ricorderà gli scienziati, i musicisti, i letterati, gli artisti, le donne che hanno subito l’esperienza del lager
Gli insegnanti e le classi che stanno preparando attività per quel giorno sono pregati di darne comunicazione ai professori di storia, per coordinare i tempi della Giornata.
Giornata della Memoria, per non dimenticare
La Repubblica Italiana con la Legge n. 211 del 20 Luglio 2000 ha istituito la Giornata della Memoria per invitare tutti i cittadini a ricordare la “Shoah”. Il 27 gennaio del 1945, alle ore 11,54, le truppe sovietiche entravano nel Lager di Auschwitz, rivelando al mondo l’orrore di quanto era accaduto. Tutti sono chiamati ad inchinarsi profondamente, nell’intimo, davanti alla innumerevole schiera di coloro che hanno sofferto e sono stati messi a morte per un meschino desiderio di potenza; ci viene dunque chiesto un atteggiamento di silenzio ma anche di attiva partecipazione. La Giornata della Memoria non ha come compito quello della commiserazione delle vittime, non chiede un atteggiamento compassionevole: la Shoah è un’enorme questione politica e antropologica. Politica, perché pone il problema di come un popolo civilizzato abbia scientemente deciso di eliminarne un altro. Antropologica, perché rappresenta una cesura, una rottura nella civiltà occidentale. Il passato, infatti, non è mai soltanto passato. Esso riguarda noi e ci indica quali vie percorrere e quali evitare. Per i Ceccanesi in modo particolare la data assume un ulteriore significato, in quanto proprio il 26 gennaio del 1944, al mattino, la Chiesa di S. Maria a fiume, monumento nazionale e santuario caro alle tradizioni più antiche, fu distrutta da un bombardamento aereo. Le rovine del santuario sono rimaste impresse nella memoria viva degli abitanti di questa città come monito a che non si ripetano più stragi di questo genere.
Per queste ragioni, tutti i docenti, nella loro libertà d’insegnamento, sono invitati a dedicare lo spazio che riterranno opportuno ad approfondimenti didattici sulla Giornata della Memoria, affinché ciascuno di noi sia costruttore di pace ad iniziare dalle sue azioni quotidiane e dalle sue relazioni familiari e affettive. In maniera particolare, lunedì 28 gennaio le classi I a partire dalle ore 8,15 fino alle ore 10, nell’aula magna Francesco Alviti, accompagnate dagli insegnanti in servizio, assisteranno alla proiezione del cortometraggio Angelica Sed, realizzato dagli allievi di questo Liceo e discuteranno con gli autori del cortometraggio e con i loro insegnanti. Alla III ora, sarà la volta della III E a presentare un lavoro multimediale dedicato alla caccia ai criminali nazisti in Italia. Potranno partecipare gli insegnanti che riterranno opportuno scendere con le classi.
Le classi V si incontreranno invece nell’aula magna alle ore 11,10, accompagnate dai loro insegnanti, per un dibattito di un’ora sui temi della Shoah e della Memoria, introdotto da un filmato preparato dalla IV E.
Maledette 24 ore
Ho paura. La vedo, mi guarda, intrappolata dall’altra parte dello specchio. Un ammasso di pelle sottile e tumefatta, la testa nuda, le mani fratturate dal gelo, gli occhi vitrei, mi fissano, mi chiedono aiuto dal silenzio del loro sguardo. Non è una donna, è una carcassa, forse un fantasma violentato dalla sua stessa vita. Ha il volto livido, madido, un volto che ritrae la paura.
E’ questo l’incipit del racconto breve dal titolo Maledette 24 ore con il quale Lucia Cicciarelli, IV B, ha vinto uno dei premi del concorso letterario Raccontando. L’allieva è stata premiata alla Villa Comunale di Frosinone.
Qui il testo del racconto
Per non dimenticare, Giornata della Memoria 2012
La Repubblica Italiana conla Leggen. 211 del 20 Luglio2000 ha istituito la Giornata della Memoria per invitare tutti i cittadini a ricordare la “Shoah”.
Il 27 gennaio del 1945, alle ore 11,54, le truppe sovietiche entravano nel Lager di Auschwitz, rivelando al mondo l’orrore di quanto era accaduto. Tutti sono chiamati ad inchinarsi profondamente, nell’intimo, davanti alla innumerevole schiera di coloro che hanno sofferto e sono stati messi a morte per un meschino desiderio di potenza; ci viene dunque chiesto un atteggiamento di silenzio ma anche di attiva partecipazione. Il passato, infatti, non è mai soltanto passato. Esso riguarda noi e ci indica quali vie percorrere e quali evitare. Per i Ceccanesi in modo particolare la data assume un ulteriore significato, in quanto proprio il 26 gennaio del 1944, al mattino,la Chiesa di S. Maria a fiume, monumento nazionale e santuario caro alle tradizioni più antiche, fu distrutta da un bombardamento aereo. Le rovine del santuario sono rimaste impresse nella memoria viva degli abitanti di questa città come monito a che non si ripetano più stragi di questo genere.
Per queste ragioni, tutti i docenti, nella loro libertà d’insegnamento, sono invitati a dedicare lo spazio che riterranno opportuno ad approfondimenti didattici sulla Giornata della Memoria, affinché ciascuno di noi sia costruttore di pace ad iniziare dalle sue azioni quotidiane e dalle sue relazioni familiari e affettive.
Venerdì 27 gennaio, le classi prime alla I ora di lezione (fino alla fine della II ora), si recheranno in Aula Magna per assistere alla proiezione (con successivo dibattito) di opere filmiche e lavori multimediali realizzati dagli alunni del liceo. Alla IV ora di lezione (fino alla fine della V ora), poi, le classi quinte si recheranno in Aula Magna per partecipare ad una conferenza/dibattito, cui parteciperanno i docenti di Storia e Filosofia del liceo. Saranno i docenti delle rispettive classi ad autorizzare la partecipazione degli allievi a seconda delle attività programmate, tenendo conto dell’importanza della Giornata.
Alle 11,54 un minuto di silenzio ricorderà a tutti la memoria della Shoah.