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Insegnare con le mappe mentali


 

Insegnare con le mappe mentali è un e book  di umberto Santucci, pubblica per la Garamond:  ha l’obiettivo di illustrare la funzionalità delle mappe mentali, offrendo suggerimenti pratici per la loro creazione e la loro applicazione nei contesti didattici. Le mappe mentali sono simili alla mappa di un territorio geografico: mettono in contatto tra di loro idee, concetti e nozioni, così come la cartina di una regione o di una città collega luoghi diversi. Applicare le mappe mentali nell’esperienza didattica significa, per i docenti così come per gli studenti, acquisire una metodologia di studio e di organizzazione della conoscenza di grande efficacia, in grado di sviluppare un apprendimento di tipo formale che diventa un patrimonio stabile di risorse applicabile e spendibile in ogni contesto formativo e lavorativo.

C’è tutto qui 751-insegnare-con-le-mappe-mentali.html

Atletica, primi tra gli juniores, secondi tra gli allievi


Altro magnifico risultato per gli atleti del Liceo, stavolta nella regina degli sports, l’atletica leggera. Le due rappresentative jiuniores hanno vinto il campionato provinciale, sia maschile che femminile  mentre allievi ed allieve hanno raggiunto il secondo posto, confermando l’altissimo livello di preparazione delle squadre dell’Istituto Fabraterno.

Le ragazze della rappresentativa juniores, prima classificata nella gara provinciale, sono state : Anna Paola Zompanti,  Arianna Valeriani, Miriam Di Mario, Clarissa Cicciarelli, Virginia Droghei, Martina Spinelli, Elisa Guarcini, Isabella Tomassi, Letizia Giovannone; mentre quella maschile era formata da  Giuseppe Spagnoli, Federico Ciotoli,  Marco Ardovini, Nicolò Pisterzi, Luca Cimaroli,  Daniele Migliori , Riccardo Tiberia, Luigi Colafranceschi, Mirko Perfili, Valerio Bracaglia, Gianmarco Palma e Pierluigi Liamoni.

Il podio d’onore è andato nella categoria allieve  alla squadra femminile del Liceo, composta da Ilaria Tiberia, Aurora  Staccone, Laura Greco, Beatrice Alessandrini, Michela Fiore, Amalia Sanna, Giada Bucciarelli, Beatrice Gizzi , Fabiana Ciotoli, Arianna Guglielmetti, Debora Trani, Federica Rossi, Marta Palombi, Laura  Marocco e Beatrice  Testa.

Stesso piazzamento per gli allievi con la squadra formata da Lorenzo Peruzzi, Stefano Ferrazzoli, Lorenzo Trillò, Alessandro Pagliei, Mirko Burchi, Marco Testa, Giuseppe Coccarelli, Vincenzo Compagnone , Valerio Anelli , Matteo Antonucci ,  Alessandro Simoni , Stefano Salati , Michael Folignati  e Michele Como.

Saranno proprio gli atelti del Liceo a rappresentare la provincia di Frosinone nella competizione regionale il 17 maggio.

Qui tutti i risultati gara per gara atletica_leggera.html

Il mundial dimenticato


Forse non tutti sanno che nel 1942, quando infuriava la Seconda guerra mondiale, quando Stalingrado veniva contesa tra russi e nazisti, si svolse in un altro angolo del mondo un campionato di calcio. Non uno qualunque: la Coppa del mondo, la coppa Jules Rimet. Dopo quelle del 1934 e del 1938, vinte dall’Italia. Un campionato del mondo che si svolse in Patagonia, in fondo all’Argentina. E a cui parteciparono Italia, Germania, Cile.

E’ una storia dimenticata, una storia che viene ricostruita dal regista fiorentino Filippo Macelloni e dal pisano Lorenzo Garzella, in un film che è stato presentato alla Mostra del cinema di Venezia. Il film si chiama “Il Mundial dimenticato. La vera incredibile storia dei Mondiali di Patagonia del 1942”. Dura un’ora e mezza. Un’ora e mezza di documenti, testimonianze, rari filmati dell’epoca.

Perché ci fu un cineoperatore che riprese le partite di quel Mondiale. E Macelloni e Garzella sono riusciti a ritrovare quei filmati. E su quella storia leggendaria intervistano campioni di ieri e di oggi: c’è anche la testimonianza di Roberto Baggio. Il campione più geniale del calcio degli anni ’90 racconta che cosa ha sentito dire di questa storia leggendaria. E con lui, vengono intervistati Gary Lineker, l’ex presidente della Fifa Joao Havelange, il campione di calcio e poi dirigente del Real Madrid Jorge Valdano. Vengono intervistate persone che ricordano qualcosa, e alla fine viene scovato uno dei superstiti di quella storia: uno dei calciatori della rappresentativa italiana, oggi ottantenne. Ma vispo. E pronto a raccontare la sua storia.

Il film prosegue, con cinegiornali d’epoca, con sequenze inedite degli archivi di Cinecittà Luce, con fotografie, diari privati, e anche con le immagini di alcuni gol. E di risse che si scatenarono in campo. Di rigori parati. Di azioni bellissime, come una specie di “colpo dello scorpione” fatto non da un portiere, come Higuita fece ai Mondiali, ma da un centravanti, per segnare.

Possibile che nessuno ne abbia mai sentito parlare?

E proprio i due registi, Marcelloni e Garzella, ripetutamente premiati in una serie di festival a partire dalla Mostra del Cinema a Venezia, saranno venerdì 27 aprile, Liceo, per parlarne con gli studenti, dopo la proiezione del film. l’iniziativa è inserita nell’ambito del Progetto Pindarus, per la promozione della cultura sportiva tra i giovani.

Ciaomemmi’ 2012


Ciaomemmi’ 2012 è il nome dato alla mostra dei lavori degli allievi in memoria di Memmino Cipriani, l’amatissimo professore del Liceo, scomparso improvvisamente due anni fa. La mostra sarà inaugurata giovedì 26 aprile, giorno anniversario della scomparsa del prof. Cipriani, nell’atrio del Liceo, alle ore 11,15.

Fuggiamo insieme, il maggio dei libri


Oggi è la giornata mondiale del libro. L’obiettivo della Giornata è quello di incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e a valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità.
Il 23 aprile è stato scelto in quanto è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre importanti scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes (1547-1616), l’inglese William Shakespeare (1564-1616) e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega (1539-1616). In realtà, Cervantes e Garcilaso de la Vega sono morti il 23 aprile secondo il calendario gregoriano mentre Shakespeare è morto il 23 aprile secondo il calendario giuliano, all’epoca ancora in vigore in Inghilterra, e quindi dieci giorni dopo. L’apparente corrispondenza delle date si è rivelata una fortunata coincidenza per l’UNESCO.
Nello stesso giorno, oltre ad essere nato anche Shakespeare, sono nati il francese Maurice Druon (1918-2009), il russo Vladimir Nabokov (1899-1977), il colombiano Manuel Mejía Vallejo(1923-1998) e il premio nobel islandese Halldór Laxness (1902-1998) ed è morto il catalano Josep Pla (1897-1981).

Il libro è in grado di creare contatti tra uomini di epoche e orizzonti differenti e si pone come strumento della libera espressione, contribuendo quindi a costruire e consolidare la comunità umana mondiale e a favorire la causa dei diritti umani. La giornata del 23 aprile inaugura anche il maggio dei libri, un’iniziativa per favorire quanto più possibile la lettura.  I libri sbocciano in maggio.

Perchè se in questo mese la natura si risveglia, lo stesso capita alla voglia di leggere. Leggere fa crescere: è questo lo spirito de Il Maggio dei Libri, la campagna nazionale nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura  come elemento chiave della crescita personale, culturale e civile.
La campagna, promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, inizia il 23 aprile, in coincidenza con la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore promossa dall’UNESCO, e culmina il 23 maggio con la Festa del libro.
La denominazione scelta per la campagna, Il Maggio dei Libri, pone l’accento su un mese che nella tradizione popolare italiana è legato alle feste per il risveglio della natura e richiama l’idea di crescita e maturazione, ma anche di allegria e di piacere: tutti concetti che vogliamo veicolare attraverso la campagna come collegati alla lettura.
Libro come amico, partner, compagno di vita, dunque: lo scopo della campagna, infatti, è quello di portarlo tra la gente, distribuirlo, farlo conoscere, connotandolo di un forte valore sociale e affettivo. E favorire così l’abitudine alla lettura. Il libro, quindi, esce dal suo contesto abituale e dilaga sul territorio: dalle grandi città ai piccoli centri, regioni, province, comuni, scuole, biblioteche, associazioni culturali, case editrici, librerie, circoli di lettori, promuoveranno iniziative per intercettare anche persone che di solito non leggono. La campagna del 2011 ha raccolto 1252 adesioni e, nel periodo 23 aprile – 23 maggio, si sono svolti oltre 6000 eventi.

Web, scuola, giovani. E’ su queste parole chiave che si orienta la campagna 2012: raccogliendo l’eredità di tutte le esperienze precedenti, quest’anno il Centro per il libro e la lettura e i suoi partner intendono rilanciare il progetto e innescare nuovi processi, rafforzando la rete di soggetti pubblici e privati attivi nella promozione del libro e della lettura. Per coinvolgere sempre di più i lettori di domani, attraverso un uso dinamico di Internet e la partecipazione più attiva delle scuole.

Qui tutte le indicazioni Home.html

 

Comenius 2012, le foto del backstage


Un po’ di immagini dietro le quinte del Comenius, laboratori, camerini…

Qui   Comenius20123

Borse di studio della Regione lazio, scadenza al 14 maggio


La Regione ha pubblicato un bando per la concessione di borse di studio: L’Avviso si inserisce nell’ambito delle politiche di formazione, di istruzione e di sostegno alle famiglie, e concede borse di studio ai figli di lavoratori svantaggiati, che abbiano dimostrato particolare propensione allo studio.

Le borse sono disponibili per figli di lavoratori svantaggiati, che abbiano dimostrato particolare propensione allo studio, e quindi studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, oppure studenti universitari.

Gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e gli studenti universitari debbono essere iscritti all’anno scolastico e accademico 2011-2012 e aver conseguito, nell’anno scolastico precedente (2010 – 2011), una media pari o superiore a otto/decimi (8/10).
Le borse ammontano a:

  • € 300,00 (trecento euro) per gli studenti della scuola secondaria di primo grado;
  • € 500,00 (cinquecento euro) per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado;
  • € 800,00 (ottocento euro) per gli studenti universitari.

Le domande possono essere presentate dal 12 aprile 2012, fino al giorno 14 maggio 2012 alle ore 16:00.

Per informazioni è attivo il numero verde                         800 280 320      .  Risponderanno gli operatori di BIC LAZIO spa. la società che in convenzione con la Regione svolge attività di assistenza tecnica e promozione dell’Avviso.

Qui il link al sito della Regione, con lèindicazione dei requisiti necessari per partecipare al concorso  ?id=Avviso-Pubblico-per-le-richieste-di-concessione-di-borse-di-studio-a-figli-di-lavoratori-svantaggiati-anno-accademico-e-anno-s

Comenius 2012, in festa a Ferentino: le foto


 

Una serata magnifica: Dido and Aeneas di Purcell, con coro, soli e orchestra, teatro e balletto, la scuola di Atene, la ceramica antica rivisitata oggi, un cortometraggio girato a Ceccano, un laboratorio di enogastronomia.  Sabato 21 aprile, Natale di Roma, un trionfo delle cose belle dell’Italia visitata in questi giorni dagli allievi delle scuole coinvolte nel Comenius Updating Classics:  dal Regno Unito, The Perse School for Girls di Cambridge, dalla Germania, l’Humboldt Gymnasium di Treviri, e dai Paesi Bassi, l’Elde College di Schijndel con il  Liceo Martino Filetico di Ferentino e il Liceo Scientifico e Linguistico di Ceccano, tutte unite nel nome di Enea e della cultura classica.

Qui le foto della serata finale Comenius20122

22 aprile, un giorno per il nostro pianeta


 

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Oggi è la Giornata della Terra, uno straordinario momento di festa che viene celebrato da oltre500 milioni di persone , in oltre 175 Paesi. È l’Earth Day 2012 , la festa del nostro Pianeta Terra patrocinata da Unesco, Fao ed Earth Day Network, che anche quest’anno verrà celebrata per la 42esima volta, con tanti eventi, concerti e iniziative che ci ricorderanno l’importanza di rispettare l’ambiente.

trovate tutto qui 7468-earth-day-giornata-mondiale-della-terra-2012

Smonta e rimonta un libro


Riparte il GIOCO di UNILIBRO: SMONTA E RIMONTA UN LIBRO!
Mettiti nei panni di uno SCRITTORE professionale e riscrivi la sinossi (descrizione dei libri)! Puoi vincere biglietti per i concerti estivi di Bruce Springsteen e Radiohead!

1) SMONTA Trova gli elementi salienti della descrizione del libro: personaggi, trama o in caso di saggio gli elementi forti della tesi che vuole dimostrare.


2) RIMONTA Ricomponi tutti gli elementi per dare vita ad una nuova e originale descrizione del libro (sinossi)
Fatti votare dal pubblico di UNILIBRO attraverso facebook, twitter e G+
Condividi la SCHEDA libro (basta diffondere l’URL della pagina) con la tua SINOSSI e fatti votare dai tuoi amici attraverso i CANALI SOCIAL


3) VINCI Le due sinossi più votate vincono i biglietti per un concerto, per il teatro o eventi sportivi

Tutte le info qui sinossi.asp?idaff=20APR12&idban=20APR12

Comenius, sabato la conclusione


Dido and Aeneas di Henry Purcell, la Scuola di Atene di Raffaello, un corto metraggio, la ceramica antica: questi i prodotti della settimana del Comenius Updating Classics  Italian Renaissance che ha visto riunito a Ceccano gli allievi provenienti dal Regno Unito, The Perse School for Girls di Cambridge, dalla Germania, l’Humboldt Gymnasium di Treviri, e dai Paesi Bassi, l’Elde College di Schijndel e dal Liceo Martino Filetico di Ferentino. Insieme agli allievi del Liceo di Ceccano sono stati impegnati in quattro laboratori i cui risultati verranno presentati nella manifestazione conclusiva del Comenius Italy, nel salone del Collegio Filetico a Ferentino, sabato 21 aprile, Natale di Roma, alle ore 18. I laboratori sono stati guidati rispettivamente da Vittoria D’Annibale per l’opera lirica, da Antonio Zomparelli per le arti visive, Fausto Roma per la ceramica e dai giovani di Indiegesta per il cinema.

Proprio la concomitanza con il natale dell’Urbe spiega il senso profondo di  una collaborazione che  queste scuole attuano fin dal 2004: ritrovare nella cultura antica i semi della civiltà moderna. Si cominciò con Vestigia Caesaris, sui passi di Cesare, per rintracciarne le orme e poi con Metamorphosis, cercando in Ovidio la possibilità di interpretare le grandi mutazioni della società contemporanea. Ora è stata la volta di Enea, che pensa al futuro ma con la sguardo rivolto anche alle grandi tradizioni culturali. Lo avevano già sperimentato i grandi intellettuali del Rinascimento, ora tocca a noi.

Il Comenius Updating classics proseguirà il prossimo anno con un meeting a Cambridge ed una settimana di incontro a Treviri.

Comenius: le prime foto di una settimana entusiasmante


L’opera lirica, il cinema, le arti visive, la ceramica e poi le bellezze e le suggestioni di Cuma e Sperlonga, lo splendore dei Musei Vaticani e delle piazze di Roma: 120 ragazzi, di 4 nazioni diverse, impegnati in una settimana dedicata alla rilettura dei classici.

Qui le prime foto del Comenius

Comenius20121

Sicilia, arte ed amicizia


Qui le bellissime foto del viaggio d’istruzione delle II, in Sicilia sui passi di Federico, stupor mundi.

Arte#

Sicilia

Prendere appunti, un’arte


Pierluigi Fratarcangeli ci dà, coem sempre, degli ottimi suggerimenti per studiare meglio

 L’arte di prendere appunti: le abbreviazioni

A cosa serve prendere appunti?
Molti studenti ritengono che prendere appunti sia una perdita di tempo, perché “le stesse cose sono scritte sul libro” (che spesso non viene aperto). Di conseguenza si evita di prendere appunti oppure lo si fa in modo svogliato, superficiale.
In realtà prendere appunti è un momento fondamentale dello studio, un preludio alla riuscita degli esami o delle interrogazioni. E’ stato dimostrato che provare a memorizzare gli appunti subito dopo una lezione, utilizzando pochi minuti, rafforza gli apprendimenti, aumenta la comprensione dello studio sul libro o manuale, ridimensiona molto i tempi di studio.

Fare industria a scuola


La vernice appartiene a quegli elementi quotidiani della nostra vita cui spesso non facciamo caso, tanto siamo abituati a vedere colori vivaci. ma da dove vengono questi colori, come si producono? Per rispondere a queste domande, gli allievi del Liceo, giovedì 19 aprile, lavoreranno direttamente in laboratorio per realizzare vernici ad acqua, adesivi, sigillanti, polimeri per saponificare, tutto quello che occorre per rifinire gli ambienti della nostra vita di tutti i giorni.

E’ una delle iniziative messe in campo dal Liceo per consentire agli allievi di comprendere i meccanismo della lavorazione industriale ed offrire perciò agli studenti una visione complessiva delle attività produttive. All’iniziativa collabora una delle aziende più avanzate del nostro territorio, la PICA colors di Frosinone, che ha già ospitato gli studenti in una visita guidata ai suoi laboratori e che ora manderà i suoi tecnici al Liceo, trasformando così le aule e i laboratori dell’istituto fabraterno in una piccola unità produttiva.

L’iniziativa è stata curata dalla prof.ssa Luisa Messina, nell’ambito delle attività della XIV Settimana di scuola – Settimana della Cultura

Updating classics, da tutta Europa sui passi di Enea


120 giovani europei si incontrano per una settimana per capire i fondamenti culturali della civiltà occidentale, i valori dell’antichità classica, già riletti dal Rinascimento in Italia e poi in Europa. Lo faranno visitando i luoghi in cui è possibile rintracciare ancora oggi la presenza di Enea, personaggio principe di questa settimana, ed impegnandosi in una serie di laboratori in cui arti moderne ed antiche permetteranno loro di confrontarsi con il passato, per scoprirne idee e valori. Insieme con i loro insegnanti, saranno ospiti delle famiglie della nostra Terra e potranno così sperimentarne l’ospitalità e conoscerne la cultura autentica. I ragazzi stranieri provengono dal Regno Unito, The Perse School for Girls di Cambridge, dalla Germania, l’Humboldt Gymnasium di Treviri, e dai Paesi Bassi, l’Elde College di Schijndel e dal Liceo Martino Filetico di Ferentino. Si tratta dunque di una esperienza di grande importanza per il Liceo di Ceccano che impegna le sue risorse migliori: gli allievi saranno impegnati infatti in 4 laboratori la cui lingua di comunicazione sarà l’inglese: uno di cinema, affidato all’associazione Indiegesta, un secondo di arti visive, curato da Antonio Zomparelli, uno di ceramica a cura di Fausto Roma ed infine uno sul melodramma, con il coro e l’orchestra curato da Vittoria D’Annibale. I laboratori, workshops, saranno in lingua inglese e toccherà agli allievi del Liceo linguistico il ruolo di facilitatori nella comunicazione tra i partecipanti e i coordinatori dei laboratori. Tutti i lavori prodotti saranno presentati nella serata finale a Ferentino.

Uno studente, non proprio modello


 

di Alessandro D’Avenia

Qualche tempo fa ho ricevuto una lettera legata ad un articolo apparso su Avvenire, in cui provavo a immaginare i desideri e le aspettative di un ragazzo o una ragazza il primo giorno di scuola. Tra le tante reazioni questa è stata una delle più interessanti e voglio darle voce, perché mi aiuta nei momenti di scoraggiamento o presunto fallimento del mio mestiere di insegnante. Sono convinto che possa servire anche ad altri colleghi ed educatori. La lettera era indirizzata al giornale:

Caro direttore,
qualche giorno fa una mia grande professoressa ha letto in classe l’editoriale in forma di lettera che Alessandro D’Avenia ha indirizzato a noi studenti dalle pagine di Avvenire, e non mi vergogno di ammettere che a stento ho trattenuto le lacrime per la bellezza delle sue parole e per la bellezza dei suoi pensieri che si ritrovano perfettamente nei miei. Vorrei dire a D’Avenia che, con le sue parole, ha riacceso in me una fiamma che la disillusione aveva indebolito e che era quasi pronta a spegnersi. Sono stato bocciato per due volte, in terzo e in quarto anno, a causa della mia condotta, del mio scarso senso del dovere e soprattutto del fatto che se una lezione non mi prende l’anima non sono capace ad auto-obbligarmi a seguirla: mi annoio ed esco fuori a star solo con il mio disagio e i miei pensieri, magari stimolati da una lezione precedente che invece mi ha colpito e mi rimarrà dentro tutta la vita (perché mi ha cambiato anche solo per un attimo, perché mi ha fatto crescere…). Ma spiegatelo voi a un Preside che tu hai bisogno di stare fuori quando una lezione non ti arriva al cuore, perché non vuoi essere falso, non vuoi copiare in classe i compiti a casa che non hai fatto, perché non vuoi arrampicarti sugli specchi se a una verifica non sai nulla e preferisci consegnare in bianco, perché preferisci non andare proprio a un’interrogazione nella quale dovresti solo vomitare addosso ad un docente tutto quello che lui ti ha sputato in faccia. Ditelo voi al Preside che le “regole” sono solo una superficialità, perché credi che l’obiettivo della scuola sia quello di istruire degli uomini che sappiano essere giusti “al di là delle regole” e perché hai imparato che gli uomini sanno essere spietati nel pieno rispetto delle regole.
Da studente non proprio modello, vorrei dire a D’Avenia che anche a lui capiterà di trovare studenti che non si apriranno al suo amore per l’insegnamento. Per questo vorrei pregarlo di non arrendersi mai, di non sotterrare mai sotto il cinismo la sua fiamma, perché in ogni aula troverà almeno uno studente al quale può cambiare la vita. “Il rapporto d’ amore tra chi insegna e chi apprende è il primo grande passo verso il vero apprendimento”, ha scritto Erasmo da Rotterdam.

Stefano, liceale

Qui la risposta di D’Avenia: imparare-da-uno-studente-non-proprio-modello

Forza Figlio Mio, NON Mollare!!!


La madre di uno dei ragazzi del Liceo ha commentato l’articolo di Vincenzo Andraous sul disagio giovanile

…Non mollare mai… E’ la frase che molte volte un genitore dice al proprio figlio… lo vedi sofferente, non innamorato di questa vita, non compreso da chi gli è intorno e, quando arrivi a sentirti dire:”… riesco a comprendere chi si droga…” beh che dire, forse ti senti mutilato nel cuore…

E ti appelli a chi passa con lui molte ore, gli insegnanti, coloro che con i genitori dovrebbero dare forza e vigore alla Voglia di Vivere!!! Così non è! Molto spesso, è difficile capire il “difficile”, il chiuso, l’introverso, il ragazzo che si cosparge di sudore, che trema all’interrogazionwe, che non riesce  a trovare una parola di senso compiuto, pur avendo studiato per ore, al ragazzo che non ha la parlantina, al ragazzo che è innamorato della chimica, della fisica, della matematica, ma che viene definito… più piccolo, insicuro; per non parlare poi di altre materie, ….  e non va oltre il 6-… Quel trattino che è una ferita, che non riesce a fargli dire, almeno la sufficienza l’ho raggiunta!!! 

E  tu lo sproni, lo motivi, gli dici di credere in sé, gli dai le motivazioni, ma ti senti rispondere “… mamma è inutile, tanto ormai più di quello non prendo….”

Le parole che ho letto  (quelle di Andraous, ndr.) dovrebbero essere il “Vangelo quotidiano” per tutti noi, ma purtroppo, molto spesso, … restano soltante… belle parole… E allora non so più veramente cosa dire se non…. Forza Figlio Mio, NON Mollare!!!

Ecce homo, la passione secondo i pittori


 

La passione e la morte di Gesù hanno ispirato migliaia di artisti.

Non mollare mai, ragazzo


 

Quando alle tempie impazzite sale la storia di un giovanissimo che, oppresso dalla prepotenza, decide di farla finita, viene da gridare: non mollare mai.  Quando le orecchie sono graffiate dalle urla silenziose di un ragazzo percosso e umiliato dalla violenza dialettica e fisica più gratuita, viene da pensare a voce alta: non mollare mai.

Frasi smozzicate, deturpate dall’impossibilità a chiedere aiuto, a fare un passo avanti per tentare di cambiare il corso della propria storia personale, è la paura a fermare il cuore, il sopruso e la prevaricazione a non fare più vedere a un palmo dal naso. Forse in queste assenze che mordono le coscienze, c’è responsabilità di chi è deputato a vigilare, non solamente a stirare, riordinare, lavorare, oppure leggere i compiti, dare i voti, avendo elargito qualche nota scarna di appunti importanti.

Un giovanissimo è all’angolo, non parla, rimane all’ultimo banco coperto, nascosto, l’attenzione ha preso altre strade. Noi ce ne stiamo abbottonati alle nostre belle certezze, in fin dei conti: “fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”, come a dire che non c’è da preoccuparsi, più semplicemente sono eventi critici messi nel conto per mandare avanti la baracca a nome società. Quell’adolescente che non ce la fa più a sopportare la propria resa, è il sintomo di una collettività che non ha più numeri per rinnovarsi, per rendere creativa e prima ancora intuitiva la vita di ciascuno dei suoi componenti: quando c’è di mezzo un giovane, stiamo parlando di protagonisti,  quelli che faranno la differenza domani.

Un ragazzo è stato messo sotto a scuola dal “famoso” di turno, un altro non regge alla “vergogna” della bocciatura, un altro ancora sta dentro l’adrenalina comprata per strada, dove nessuno è al corrente dello spaccio, ma la vendita, l’acquisto, il  consumo  di sostanze illegali non è celato, è uno status quo consolidato, prima dell’interrogazione, in ufficio, in oratorio, al pub, ogni fine settimana per sentirsi “finalmente” leoni. “Non mollare mai”, è facile dire così, mandare in avanscoperta le parole, le formule magiche, poi ci sono le persone che rimangono lì paralizzate dall’incuria personale, tutto ciò che accade è dall’altra parte della strada, non a casa mia.

Durante un incontro, un uomo: è proprio vero, non basta un intero paese per educare un figlio. Poco più in là una donna: perché mio figlio e la droga, perché questo dolore che mi taglia a metà lo stomaco, perché mio figlio e il carcere, senza essere ancora un delinquente. Quali le risposte da consegnare loro, forse si tratta di una ingiustizia che colpisce intensamente e direttamente il cuore di una intera collettività? Invece è un  groppo in gola momentaneo, nulla di più, il passato è gia domani, perché  irresponsabilmente lo autorizziamo a ricomporre la sua trama maledetta.

Forse per esorcizzare la radice malata di un pensiero degenerato, l’indifferenza che  avvolge un ragazzo che si uccide nella propria cameretta, lasciando poche righe di denuncia alla vita, alle persone un congedo altrettanto violento, quanto le offese  e le umiliazioni ricevute a tradimento. “Non mollare mai”, neppure di fronte  alla scoperta terribile e incomprensibile di essere improvvisamente soli, con la droga intesa normale, prevaricati da una prepotenza persistente, intenzionale, asimmetrica, è violenza che porta via gli indifesi,  incapaci di parlare, di chiedere aiuto, li porta via pieni di segreti troppo spesso inascoltati.

Non mollare mai ragazzo, guardati attorno e non pensare di essere solo, perché non lo sei, c’è sempre qualcuno, che magari non ti aspetti, ma ti viene incontro, porta la sua mano a stringere la tua, a sradicarti dalla normalità quotidiana del tuo incubo.

Vincenzo Andraous